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Chelsea, Abramovich ci prova: per Ibrahimovic pronti 10 milioni a stagione

Dopo le dichiarazioni dello svedese, che ha fatto capire di voler lasciare la Francia, è partita l’asta a chi offre di più al gigante di Malmoe. Sulle tracce di Ibra c’è anche la squadra che, nella prossima stagione, verrà affidata a Conte.
A cura di Alberto Pucci
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Reduce da una stagione disastrosa, e all'alba di una nuova rivoluzione che partirà proprio dall'arrivo dell'attuale commissario tecnico azzurro, il Chelsea vorrebbe rinforzarsi con uno degli attaccanti più prolifici e vincenti d'Europa. L'identikit tracciato dagli uomini di Roman Abramovich, porta dritti al curriculum di Zlatan Ibrahimovic: l'uomo che, con i suoi 27 gol in Ligue 1, ha permesso al Paris Saint-Germain di diventare campione di Francia con otto settimane di anticipo. Il futuro dell'ex attaccante del Milan, come già fatto intendere dallo stesso giocatore, sarà però lontano da Parigi. Dopo le recenti dichiarazioni, rilasciate a margine della festa scudetto del Psg, si è dunque scatenata la corsa al capitano svedese che interessa a molti top club continentali e anche alle ricche società cinesi e americane.

Lo Stamford Bridge è diviso

Nelle ultime ore sia i tabloid britannici che i giornali francesi, hanno rilanciato la notizia del forte interessamento del Chelsea. Secondo le indiscrezioni, Roman Abramovich sarebbe pronto a mettere sul piatto un biennale da 10 milioni di euro a stagione. Dal canto suo lo svedese avrebbe già dichiarato di trasferirsi volentieri anche in Inghilterra, nonostante le pressioni della moglie che, invece, vorrebbe tornare in Italia. A far pendere l'ago della bilancia verso la meta londinese, potrebbe arrivare anche la pressione di Antonio Conte: prossimo "head coach" della panchina del Chelsea. Il tecnico salentino avrebbe certamente un forte impatto con le sue parole, e riuscirebbe a convincere anche i tifosi "blues": attualmente divisi dall'idea di vedere Ibrahimovic allo Stamford Bridge. Dai primi commenti "social" su Twitter e Facebook, infatti, la tifoseria londinese è spaccata a metà: chi accoglierebbe a braccia aperte lo svedese, chi invece preferirebbe l'arrivo di un campione più giovane.

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