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Ibra, adieu Paris: “Non resto al Psg”

Il francese dopo la conquista del titolo con il Psg annuncia: “Per il momento, non sarò al Psg nella prossima stagione. Ma se mettono la mia statua al posto della Tour Eiffel forse ci ripenso”.
A cura di Marco Beltrami
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Come rinunciare a Zlatan Ibrahimovic? E’ quello che probabilmente si stanno chiedendo con frequenza i dirigenti e i tifosi del Paris Saint Germain. Sua maestà Ibra ha infatti messo una firma decisiva sul 9-0 che ha permesso alla formazione di Blanc di battere il Troyes e soprattutto conquistare con ben 8 turni d’anticipo il titolo in Ligue 1. L’attaccante svedese ha firmato addirittura un poker di reti, raggiungendo dunque quota 102 gol in 115 partite disputate con la maglia dei Bleus. Numeri che parlano chiaro sul peso specifico dell’ex di Ajax, Juve, Inter, Milan e Barcellona che però in una giornata di grande festa ha trovato il modo di regalare una doccia gelata a tutto l’ambiente. Intercettato dai microfoni di Bein Sport, Ibrahimovic ha così commentato le voci relative al suo futuro e in particolare al contratto con il Psg in scadenza nella prossima estate: “Per il momento, non sarò al Psg la prossima stagione”.

 

Una presa di posizione che suona come preludio all’addio, oppure un invito indiretto alla dirigenza del club della Tour Eiffel a mettere sul piatto un’offerta importante per il rinnovo? Il tempo darà tutte le risposte del caso. A proposito del celebre monumento parigino Ibra ha regalato anche ai cronisti una delle sue perle ormai proverbiali dichiarando anche: “Se Parigi rimpiazzasse la Tour Eiffel con una mia statua rimarrei di sicuro…".

Scherzi a parte tutto lascia presagire una primavera ed un principio d’estate caldissimo a Parigi, con il tormentone relativo al futuro di Ibrahimovic che è solo all’inizio. Manchester United, Chelsea e anche il Milan, sfruttando magari la volontà di ritorno in Italia della moglie del calciatore, sono pronte a dare l’assalto allo svedese. Quest’ultimo non ha intenzione di svernare negli Usa, o di tornare in Svezia ma vuole giocare ancora ad alti livelli, alla luce di un momento di forma eccezionale. Il suo futuro è dunque un’incognita che intrigherà e non poco il palcoscenico calcistico internazionale.

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