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Che succede a Calhanoglu? Lucescu: “Gioca con la 10 ma lui è un 8. Il Milan non lo aiuta”

Hakan Calhanoglu è costato 22 milioni di euro, un contratto da 2.5 milioni a stagione fino al 2021. Al Milan finora non ha trovato la giusta dimensione tattica, rendendosi protagonista di un andamento altalenante. Il ct della Turchia spiega: “Era perfetto per la Bundesliga, dove poteva sfruttare grandi spazi ma in Italia contro le difese chiuse non ha la giocata per cavarsela nello stretto”.
A cura di Maurizio De Santis
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Una maglia che pesa sulle spalle come un macigno. Quelle di Hakan Calhanoglu sono ancora troppo ‘strette' reggerne l'onere in Italia e in particolare in questo Milan che fa fatica a trovare identità, gioco, risultati. La numero dieci ha sempre un fascino particolare ma quando il pubblico la vede addosso a un calciatore allora s'aspetta che la doppia cifra, e con essa il rendimento del giocatore, siano sinonimo di belle giocate, passaggi illuminanti, punizioni magiche.

Dalla Bundesliga alla Serie A il salto è stato una scommessa che il turco, 23 anni, ex Leverkusen, vuole vincere: farlo da trequartista (il suo ruolo) in una squadra che arranca è più difficile, farlo in un sistema tattico ancora poco omogeneo è anche peggio. Era giunto come ‘letale su calcio di punizione' ma per adesso ci sono state poche occasioni per dare saggio della propria abilità su calcio piazzato. Due variabili che si sommano alle difficoltà d'ambientamento in un calcio – quello italiano – che non ti concede respiro.

Il problema di Calhanoglu è stato scegliere la numero 10 – ha ammesso Mircea Lucescu, ct della Turchia in un'intervista alla Gazzetta dello Sport -. Lui è un 8, voi italiani quando vedete il 10 vi aspettate sempre Platini. Ricordo i discorsi su Del Piero 9 e mezzo, figuriamoci Hakan…

Hakan Calhanoglu, la scheda di rendimento (fonte Transfermarkt)
Hakan Calhanoglu, la scheda di rendimento (fonte Transfermarkt)

Al Milan Calhanoglu è costato 22 milioni di euro e un contratto fino al 2021 con stipendio di 2.5 milioni a stagione. Cifre importanti per un calciatore che finora tra Serie A ed Europa League ha accumulato poco meno di mille minuti giocati (966) e 16 partite (60 minuti a match in media), 2 gol (1 in A l'altro in Coppa). Lucescu, però, ha una spiegazione a tutto questo.

Era perfetto per la Bundesliga, dove poteva sfruttare grandi spazi – prosegue il tecnico 72enne –  ma in Italia contro le difese chiuse non ha la giocata per cavarsela nello stretto. Però ha qualità. E non lo aiuta la squadra.

Non solo a Pinturicchio, anche a Roberto Baggio (più forte di Calhanoglu quanto a numeri e a classe) capitava d'indossare la ‘dieci' ma di essere scambiato per 9 e mezzo. La critica mai è stata tenera nei suoi confronti, a cominciare dall'Avvocato Agnelli che lo definì un "coniglietto bagnato". Eppure ‘codino' è stato un trascinatore, soprattutto in Nazionale.

Il profilo di Hakan Calhanoglu arrivato al Milan nell'estate scorsa (fonte Transfermarkt)
Il profilo di Hakan Calhanoglu arrivato al Milan nell'estate scorsa (fonte Transfermarkt)
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