Che fine hanno fatto i tatuaggi di Ibrahimovic?
A Cantona, il Re, ha già fatto un bel discorso. A te va pure lo scettro, a me che sono un dio non interessano le cose terrene… A Manchester, sponda United, Ibrahimovic ha già occupato le copertine dei tabloid: dalla trattativa, lunga ed estenuante, fino al numero di maglia (indosserà la 9), episodi scanditi dal botta e risposta con l'ex attaccante francese, icona del popolo di Old Trafford. Sempre sotto i riflettori, Zlatan è abituato e un po' (molto più di un po'…) gli piace.

Questa volta lo svedese ha attirato l'attenzione su di sé per un particolare che non è sfuggito a tifosi, fotografi e soprattutto agli appassionati di tattoo… sì, perché sul corpo dell'ex Psg buona parte di quei tatuaggi che aveva spesso esibito durante le partite, sfilando la maglia e mostrando il fisico scolpito in segno di esultanza e dominio assoluto, sono scomparsi.
Che fine hanno fatto i tatuaggi di Ibrahimovic?
In Inghilterra lo attendono nemmeno fosse il ‘messia' del calcio. José Mourinho lo ha voluto accanto perché per un manager ‘speciale' ci vuole un calciatore altrettanto ‘speciale'. Per adesso Zlatan si gode ancora i giorni di vacanza sulle spiagge di Venice Beach, in California. E si diverte alla sua maniera, esibendo colpi da campione e da giocoliere per la gioia dei suoi fans che delizia con palleggi acrobatici.
Tutto molto bello… ma che fine hanno fatto i tatuaggi? Una prima spiegazione c'è già: alcuni degli stessi tatuaggi erano solo ‘temporanei', come quelli che aveva mostrato in una partita di Ligue 1 a febbraio 2015: una cinquantina nomi di persone reali – la maggior parte bambini – che soffrono la fame nel mondo, un escamotage per sensibilizzare l'opinione pubblica. E gli altri, quelli permanenti sono stati cancellati? Niente affatto: la scritta ‘Inocente', all'altezza dell'ombelico, come per altri tatuaggi, è cangiante: ovvero diventano visibili solo quando la pelle raggiunge un certo grado di abbronzatura.