Champions: Manchester City-Roma è Lampard-Totti, due bandiere a confronto
Riparte la Champions League per il secondo turno della fase a gironi e già ci si trova di fronte a dei big-match che possono essere definiti dei veri e propri spartiacque stagionali. In attesa di capire se questa Juventus ha acquisito gli anticorpi necessari per restare in Europa a lungo, impegnata domani contro i campioni di Spagna e vicecampioni di Champions, l'Atletico Madrid di Diego Simeone, oggi tocca alla Roma. Che sarà chiamata all'esame di laurea di Manchester contro il City che ha già l'acqua alla gola dopo la sconfitta all'Allianz Arena contro il Bayern Monaco. Per Rudi Garcia e i suoi giocatori sarà un test che dirà molto sulle reali intenzioni e potenzialità giallorosse. Ma come ogni super match che si rispetti, al di là del prestigio delle due società e l'obbligo di ben figurare in campo, la partita ha anche altri spunti di interesse, sfide nelle sfide. Come quella tra Francesco Totti e Frank Lampard, due icone del calcio italiano e inglese, che incroceranno i propri destini. Il primo ancora una volta indossando la maglia giallorossa e la fascia da capitano, il secondo con quella meno ‘blue' dei Citizens dopo essere stato un'autentica bandiera del Chelsea.
La storia in campo, due miti a confronto. Stasera, all'Eithad Stadium alle 20.45, i due centrocampisti proveranno a condurre i rispettivi compagni all'impresa. Le loro carriere, così diverse, hanno vissuto e stanno vivendo un percorso parallelo fatto di numeri incredibili e di record. Quasi coetanei (38 anni il Pupo e 36 l'inglese), saranno loro due in qualità di capitani in campo e fuori a stringersi la mano prima di un match che potrebbe risultare decisivo. Di Francesco Totti si sa tutto: 711 partite in carriera con addosso la stessa maglia, la sua seconda pelle, giallorossa. Frank Lampard, 648 gare indossando quella del Chelsea. Ma per l'inglese c'è anche un passato col Swansea e West Ham un presente con il Manchester City e il futuro nel calcio americano.
Il Pupone e un cuore giallorosso. Totti pur di giocare sempre e solo con la Roma ha rinunciato a molto. Nel corso della sua carriera ventennale ha detto no alla Juventus in Italia, a Real Madrid, Manchester United, Arsenal in giro per l'Europa. Nemmeno le sirene asiatiche, arabe o americane che spesso attraggono le grandi stelle a fine carriera hanno avuto la meglio. Neppure quella maglia azzurra che ha contribuito a portare sul tetto del mondo in quella notte di Berlino del 2006. Per lui, da sempre e comunque, oltre la Nazionale più della Nazionale c'è sempre stata la Roma, a costo di diventare impopolare ("Tra la Coppa del Mondo e uno scudetto con la Roma preferirei il secondo") ma mai nascondendosi. Trovando forza proprio in questo, conquistando il rispetto di compagni, tecnici e avversari.
L' "8" entrato nella storia dei Blues. Per Frank Lampard la storia è stata differente. Dopo i primi calci tra Swansea e West Ham, la gloria tra i Blues di Londra. Una vera e propria epopea coronata da un rapporto con la tifoseria che lo idolatra ancor oggi che ha detto addio volendo chiudere la carriera lontano dall'Inghilterra, verso quella Lega americana che partirà nel 2015 con tanta voglia di diventare grande e alla costante ricerca di stelle da far brillare in giro per gli USA del calcio. Un rapporto che non si è neppure incrinato quando lo stesso Lampard ha ‘girato le spalle' al Chelsea firmando un mini contratto col City che la sorte ha voluto mettere subito a confronto in Premier col suo passato. In una gara in cui Lampard ha giocato contro il suo passato, segnando il gol del pareggio per i "Blue Skies" e ricevendo incredibilmente l'applauso incondizionato dei suoi ex tifosi.
