Champions League, tutto quello che c’è da sapere sulle sfide degli ottavi
Questa sera avrà inizio la prima due giorni interamente dedicata agli ottavi di finale della Uefa Champions League con, in attesa di Real Madrid-Napoli, i primi due appuntamenti in cartello Benfica-Borussia Dortmund, Paris Saint Germain-Barcellona e, sempre mercoledì sera, Bayern Monaco-Arsenal. Quattro sfide interessantissime, ricche di spunti, storie, campioni, connotazioni tattiche e incroci pericolosi che di sicuro calamiteranno l’attenzione di tifosi, addetti ai lavori e amanti del calcio impazienti di assistere, dopo quasi due mesi di assenza, allo spettacolo più grande (non dopo il Big Bang) dopo i mondiali. Un’attesa lunga e snervante che sta per finire e che cerchiamo di curare con una corposa anteprima sulle protagoniste di queste prime quattro, delicatissime partite.
Benfica-Borussia Dortmund
Il Benfica padrone di casa si gioca questa sera una buona fetta della propria qualificazione contro i temibili tedeschi del Borussia Dortmund proprio al Da Luz dove, Napoli a parte, la squadra lusitana non perde in campo internazionale dall’8 dicembre 2015 con l’Atletico Madrid di Simeone (2-1 finale). In campionato, invece, il club allenato da Rui Vitoria continua la sua lotta a distanza col Porto mantenendo proprio sui Dragoes 1 punto di vantaggio con 21 partite disputate grazie al successo di venerdì sera contro l’Arouca per 3-0.
Per tentare di fare risultato nella gara odierna poi, la compagine delle Aguias dovrebbe schierare l’ormai consueto 4-4-2 col forte centrale Lindelof in difesa, Fejsa e Pizzi in mediana e la rodata coppia offensiva Mitroglu, Jonas in grado di mettere a referto 27 reti in 44 partite. Dal punto di vista tattico attenzione alla corsia destra dove si sviluppa, grazie alle sortite del terzino Semedo e dell’esterno Toto Salvio, il grosso delle azioni portoghesi (41%) e da dove provengono molti cross interessanti.
Per il lato statistico, invece, il Benfica ha totalizzato il minor numero di punti (8) tra le squadre qualificate agli ottavi e, allo stesso tempo, vinto solo uno degli ultimi 16 incontri con compagini tedesche (5 pareggi e 9 sconfitte) contro il Kaiserslautern nel 1998 (2-1). Al contrario, ha perso in una sola occasione su 7 in casa nella fase a eliminazione diretta della Champions League (3 pareggi, 3 vittorie) col Chelsea nel marzo 2012 (0-1).
Quanto al valore delle rose: 183,40 milioni è la quotazione dei lusitani, che hanno in Rafa Silva (15 milioni, secondo Transfermarkt) il calciatore di maggior valore. Tuchel del Borussia invece dispone di una rosa da 378,35 milioni, con Aubameyang (65 milioni) e Reus (40 milioni) i giocatori di spicco.
Il Borussia Dortmund di Tuchel, invece, almeno in campionato, non sembra al top della condizione con la vetta della classifica lontana anni luce (-15) a causa anche della recente sconfitta sul campo del Darmstadt per 2-1. Un momento non esattamente positivo con sole 4 vittorie nelle ultime 10 di Bundesliga (15 gol fatti e 11 subiti) ma che non si ripete anche in Champions League terreno ideale per una formazione che, con quella particolare musichetta pre-gara, sembra esaltarsi col primato nel Gruppo F, lo stesso del Real Madrid, ed il record assoluto di gol nella fase a gironi (21).
Il Borussia, inoltre, nell’unico precedente col Benfica, datato Coppa dei Campioni 1963, ha eliminato gli avversari di questa sera con un roboante 5-0 in casa dopo la sconfitta per 2-1 in Portogallo. Per rinverdire i fasti di quella pesante affermazione il tecnico ex Mainz ha intenzione di affidarsi al solito attacco Reus e Aubameyang col primo in gol in 10 volte nelle ultime 11 gare di Champions ed il secondo sempre a segno nelle 4 presenze dal primo minuto in questa rassegna continentale.
Per la chiave tattica attenzione ai gialloneri che pressano molto alto il portatore di palla avversario elevando di diversi metri il proprio baricentro ed occupando, per 28% delle azioni totali, il terzo offensivo.
Paris Saint Germain-Barcellona
Il Paris Saint Germain eterno incompiuto in Champions League (eliminato ai Quarti di finale nelle ultime quattro stagioni) sfida il temibile Barcellona di Luis Enrique ma soprattutto dei prolifici Messi, Suarez e Neymar. Eppure, nonostante l’enorme l’ostacolo, il momento per i parigini sembra quello ideale per affrontare i favoritissimi catalani proprio perché nell’ultimo periodo Cavani & co. sono riusciti ad inanellare una serie di risultati utili (6 vittorie ed 1 solo pari nelle ultime 7 con 17 gol fatti e 3 subiti) che hanno permesso loro di ritornare ai vertici della Ligue 1 a -3 dal Monaco. Un rendimento importante che ha riportato serenità nell’ambiente e fiducia all’interno della squadra.
Intanto, dopo un solo precedente in Coppa Campioni nelle prime 57 edizioni di questa manifestazione, i due club, negli ultimi quattro anni si sono scontrati tre volte, due ai Quarti e una nei gironi con 3 vittorie dei blaugrana, 2 pareggi ed una sola affermazione dei francesi. In campo questa sera al Parco dei Principi il tecnico spagnolo Unai Emery, peraltro profondo conoscitore ed avversario nelle scorse stagioni del Barça col suo Siviglia (1 vittoria in 23 gare contro di loro), dovrebbe affidarsi ai soliti 11 (Motta e Thiago Silva esclusi) con Trapp in porta, l’esordio europeo probabile del 21enne Kimpembe in difesa, Verratti in regia e davanti il trio sudamericano (38 gol totali) Cavani, Lucas e Di Maria che tanto bene ha fatto, in contumacia Ibrahimovic, in questa stagione.
Gara comunque difficilissima per la compagine transalpina che ha la cabala contro che recita: 3 sconfitte consecutive col Barcellona (2 gol fatti e 8 subiti), unica qualificazione a favore nei Quarti di finale stagione 1994/95 (3-2 il computo totale), nessun clean sheet a referto in 9 partite ma, almeno, un Cavani in grande spolvero con 6 gol in altrettante partite in Champions League in questa stagione (eguagliato il suo miglior bottino 2014/15).
Dall’altra parte un Barcellona ritrovato che, dopo un periodo iniziale di stagione non proprio all’altezza delle aspettative (2 sconfitte ed 1 pari nelle prime 7 della Liga), si è rimesso in carreggiata perdendo una sola gara delle ultime 22 conquistando il secondo posto in campionato dietro al Real Madrid di Zidane. Una compagine che ha vinto in scioltezza il Gruppo C con 15 punti, 20 reti all’attivo e 4 al passivo e che, superando da 9 anni consecutivi, gli ottavi di finale (miglior serie aperta nella competizione) si presenta questa sera, malgrado la forza degli avversari da assoluta favorita.
Per mantenere le promesse Luis Enrique manderà in campo la formazione migliore con le sole assenze di Vidal e di Mascherano con, al suo posto, Umtiti, Rakitic, Busuqets e Iniesta a centrocampo ed il tridentazo Messi, Suarez e Neymar (5 volte in rete su 4 gare col PSG) in grado di mettere a referto 41 marcature totali.
Infine, per la chiave tattica la gara si deciderà a centrocampo con le due squadre notoriamente innamorate del pallone e del loro estenuante tiki taka. Chi riuscirà a gestire meglio la sfera riuscirà, per conseguenza, ad essere più pericoloso e, con l’aiuto dei rispettivi tridenti, letale.
Bayern Monaco-Arsenal
A chiudere questa nostra densa anteprima parliamo della sfida di domani sera alle 20.45 fra Bayern Monaco e Arsenal. I bavaresi di Ancelotti sono al top della condizione nonostante gli infortuni di Ribery, Boateng ed il dubbio Xabi Alonso. La compagine tedesca, infatti, prima in classifica in Bundesliga a +7 sul Lipsia, viene da 11 risultati utili consecutivi con 10 vittorie, 1 pareggio, 23 reti realizzate e soltanto 5 subite. Uno score importante che assume maggior rilievo se si tiene conto che il Bayern Monaco arriva da 15 vittorie casalinghe consecutive in UEFA Champions League, un autentico record della manifestazione. Il valore delle rose? Eccolo: 556,15 milioni è la quotazione dei bavaresi, 489,00 mln quella dei Gunners.
Un record a cui dare continuità con, in campo, Neuer, Alaba, Hummels, Martinez, Lahm, Vidal, Thiago, Alonso (che dovrebbe recuperare) e, davanti, Lewandowski, Muller e Robben. Dall’altra parte, invece, l’Arsenal forte di un rendimento europeo quest’anno impeccabile con il primo posto da imbattuto sul PSG con 4 vittorie e 2 pareggi (18 gol fatti e 6 subiti). Un rendimento importante per i Gunners i quali l'ultima volta che hanno vinto il girone senza sconfitte (2005/06) hanno poi raggiunto la finale (persa a Parigi contro il Barcellona 2-1). Un precedente su cui fondare le proprie speranze ed esorcizzare un turno, quello degli Ottavi di finale, che la compagine di Wenger non supera da 6 stagioni (2009/10) con cocenti eliminazioni contro Barcellona, Milan (2010/11, 2015/16), Bayern Monaco (2012/13, 2013/14) e Monaco.
Proprio coi bavaresi il bilancio, nello specifico turno, non è proprio a favore dei londinesi con 3 eliminazioni consecutive nella stagione 2004/05 (3-2 globale), in quella 2012/13 (3-3 globale ma con reti fuori casa a favore del Bayern) ed in quella 2013/14 (3-1 fra andata e ritorno). Infine, in quel dell’Allianz Arena i Gunners hanno rimediato la sconfitta esterna più pesante con un pirotecnico 5-1 il 04/11/2015 nella fase ai gironi della precedente edizione della Champions.
Per la chiave tattica, oltre alla linea mediana del campo (dove si sviluppano gran parte delle azioni di entrambe le compagini), la fascia sinistra dell’Arsenal e quella destra del Bayern, dove agiranno Robben, Thiago, Lahm, Monreal, Elneny e Welbeck sarà quella decisiva per via della grande mole di gioco prodotta in quella particolare zona di campo, dove ambedue i club si appoggiano spesso per dare il via alle proprie azioni offensive.