Cerci, burocrazia dribblata: in campo per Milan-Sassuolo
Ce la farà Alessio Cerci a essere in campo contro il Sassuolo? Martedì 6 gennaio, giorno della Befana e del (possibile) debutto dell'ex ala granata – transitata a Madrid per alcuni mesi senza fortuna – in campionato. Possibile, perché se fino a ventiquattrore fa sembrava non ci fossero i margini per formalizzare in tempo il tesseramento, adesso prevale l'ottimismo e Inzaghi potrà avere il calciatore a disposizione alla ripresa della Serie A. Possibile, con la maglia numero 22 che fu di Kakà, il brasiliano rimasto nel cuore del popolo rossonero. Questioni burocratiche risolte e di transfer, la classica pista di carta sulla quale inciampare: 5 gennaio apertura del mercato (alla vigilia della sfida con gli emiliani), un giorno può bastare perché tutto sia in regola e dalle stanze rossonere – come ribadito da Sky – filtra ottimismo. Tutto in pochissimi giorni: arrivo a Milano, visite mediche, primo allenamento, voglia di mettersi subito in gioco e assaporare quel clim di agonismo e competizione che in Spagna gli era mancato. Simeone ha avuto parole tutt'altro che dolci nei suoi confronti: "Con Torres – di cui il Milan s'è liberato – siamo più forti". E se el nino gode di maggiore fiducia rispetto all'ex Toro allora non è difficile capire quali e quante fossero le possibilità alla corte dei colchoneros…
Il tweet polemico della fidanzata. Ironia della sorte, quando andò via dall'Italia, Cerci lasciò alle spalle polemiche e, soprattutto, il rammarico per un Paese (l'Italia) che lascia andar via i talenti: ricordate il tweet della fidanzata? Quello del "ce ne andiamo nel calcio che conta". Ecco, dopo sei mesi e un numero esiguo di presenze (e opportunità) sulle rive del Manzanarre, il ‘figliol prodigo' Cerci è tornato a casa. Vestirà la maglia rossonera già contro il Sassuolo? Dipenderà tutto da Inzaghi: sarà convocato ma – complice anche una condizione fisica non al top – dovrebbe (ri)partire dalla panchina.
