Cassano non trova squadra, la Samp: si alleni altrove, non a Bogliasco
Il rapporto tra la Sampdoria e Antonio Cassano è finito nel peggiore dei modi. Finora la società, che lo aveva estromesso dalla rosa e poi raggiunto l'accordo per la rescissione del contratto, gli aveva permesso di allenarsi nelle strutture di Bogliasco, nel centro sportivo blucerchiato. Lavorava da solo per tenersi in forma così da presentarsi alla prossima squadra pronto abbastanza da scendere in campo.
Gennaio, sessione dedicato al mercato invernale, sembrava la finestra giusta per rientrare nel giro e indossare di nuovo gli scarpini per match ufficiali. Nulla. Svincolato, ha goduto anche di un periodo ulteriore per trovare adeguata sistemazione a costo zero per le società interessate. Palermo, Pescara, Crotone in Serie A avevano bussato alla sua porta: chi non vorrebbe un calciatore del suo talento a un prezzo irrisorio? Tre club del massimo campionato – anche se in lotta per non retrocedere – rappresentavano l'opportunità per rimettersi in carreggiata. Nulla anche in questo caso.
L'ultima offerta in ordine di tempo era quella proposta dalla Virtus Entella, società di Chiavari che milita in Serie B. La dirigenza aveva pensato al barese quale calciatore ‘chioccia' per portare esperienza in rosa, oltre a elevarne il tasso tecnico che resta immutato a dispetto dei 35 anni. La stessa Samp con lui era stata chiara: "Devi decidere il tuo futuro entro il 28 febbraio", ultimo giorno disponibile per il mercato degli svincolati. Niente da fare, nessuna delle chiamate ricevute sembra aver soddisfatto il calciatore che adesso dovrà svuotare l'armadietto a Bogliasco.
Qual era la proposta dell'Entella? In base a quanto raccolto da Sky Sport sul tavolo avrebbe messo un contratto di due stagioni e mezzo, con la prospettiva di un ruolo importante nel club dopo il ritiro.
