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Caso Higuain, ecco cosa ha scritto Irrati nel referto

Dopo la decisione del giudice sportivo, e in attesa del ricorso presentato dal Napoli, spunta il referto che l’arbitro ha consegnato alla giustizia sportiva. “Il calciatore, guardandomi negli occhi, urlava l’espressione ‘vergognoso’. Poi, ponendomi le mani al petto, mi spingeva lievemente facendomi indietreggiare, senza procurarmi dolore”. La data per l’udienza, nella quale potrebbe esserci anche Higuain, fissata forse tra il 18 o il 19 aprile.
A cura di Alberto Pucci
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Le ultime ore in quel di Castel Volturno non sono certo passate alla storia come quelle più tranquille e felici. La sconfitta di Udine e le polemiche per il caso Higuain hanno, infatti, rovinato ulteriormente l'atmosfera serena che si respirava nel quartier generale partenopeo fino a qualche giorno fa: prima delle chiacchiere sul futuro del "Pipita" e della successiva risposta stizzita del club di De Laurentiis. Più che la gara contro l'Hellas, a tener banco è il presunto torto subito dalla società in merito alla pesante squalifica dell'argentino e il ricorso che la stessa ha già presentato. Nelle ultime ore è emerso il referto dell'arbitro Irrati: il documento che ha, successivamente, convinto il giudice sportivo Tosel ha rifilare quattro turni di stop al giocatore.

Il referto

Nel documento viene ricostruito l'episodio della "Dacia Arena", nel quale Higuain ha affrontato il direttore di gara a muso duro: "Dopo avergli mostrato il cartellino rosso – si legge nel referto – il calciatore, guardandomi negli occhi, urlava l’espressione “vergognoso”. Poi, ponendomi le mani al petto, mi spingeva lievemente facendomi indietreggiare, senza procurarmi dolore. Higuain tentava poi di entrare in contatto con un avversario, ma non ci riusciva perché veniva fermato da alcuni compagni". Questione di referto, dunque, ma anche e soprattutto di quell'aggettivo che il giudice sportivo ha valutato come "condotta ingiuriosa" e quindi punibile con una sanzione pesante.

L'avvocato Grassani conferma

L'udienza nella quale verrà discusso il caso, potrebbe avvenire il 18 o il 19 di questo mese. Durante il dibattimento, nel quale potrebbe anche essere presente il giocatore per testimoniare in sua difesa, l'avvocato del Napoli Mattia Grassani proverà a convincere il giudice che l'aggettivo usato dal Pipita e la sua "lieve spinta" (esercitata dal calciatore senza alcuna intenzione intimidatoria nei confronti dell’arbitro, anzi per frenarne l’avanzata), dovrebbero essere derubricate da "condotta ingiuriosa" ad "atteggiamento irrispettoso" e quindi chiedere lo sconto di due giornate in merito alla squalifica. Il legale, contattato anche dalla redazione di Fanpage, ha di fatto confermato la linea difensiva del club evitando di rilasciare ulteriori dichiarazioni. All'udienza oltre a Higuain, ci sarà anche il presidente e Laurentiis.

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