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Caso Acerbi, Milan stizzito con Gravina: chiesta un’indagine senza condizionamenti esterni

In una nota ufficiale appena pubblicata sul sito, il club rossonero ha offerto il proprio sostegno alla Procura per l’indagine sul caso Acerbi “nella certezza che il suo esito non sarà in alcun modo condizionato dalle dichiarazioni rilasciate in queste ore”. Dopo quelle del sottosegretario con delega allo Sport, Giorgetti, e quelle del presidente del Coni Malagò, anche le parole del numero uno della Figc Gravina non sono andate giù alla dirigenza milanista.
A cura di Alberto Pucci
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L'ormai famoso e censurabile episodio che ha visto protagonisti Kessie e Bakayoko, ha dato da parlare non solo a tifosi e giornalisti, ma anche a chi sta ai vertici dello sport italiano e della federazione e addirittura al sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti. Dopo l'ingresso in campo di Giovanni Malagò e del capo della Procura federale della Figc, Giuseppe Pecoraro, che deciso di inviare inutilmente al giudice sportivo le immagini dello sfottò ad Acerbi prima di decidere comunque di indagare, anche lo stesso presidente federale Gravina ha utilizzato parole forti per commentare la bravata dei due centrocampisti rossoneri.

Di fronte a questa levata di scudi, ma soprattutto davanti alle insistenti richieste di punizione di Gravina ("Il gesto della maglia di Acerbi va punito, denunciato e valutato secondo le violazioni delle norme e dei principi etici del nostro mondo"), il Milan ha deciso di rispondere con una nota ufficiale nella quale chiede che l'indagine e la decisione finale della Procura non vengano in qualche modo influenzate dalle parole pronunciate nelle scorse ore.

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La risposta della società rossonera

"AC Milan, relativamente ai fatti accaduti al termine dell'incontro della 32° giornata di campionato fra Milan e Lazio – si legge nella nota del club rossonero – prende atto dei provvedimenti disciplinari emessi dal Giudice sportivo e della contestuale decisione di declinare alla Procura Federale la competenza di un'indagine a carico dei giocatori Franck Kessie e Tiémoué Bakayoko, episodio su cui si è focalizzata una forte attenzione mediatica a discapito degli altri episodi avvenuti nel corso della serata".

"Nella consapevolezza che si sia trattato di uno spiacevole episodio, che il Club ha tempestivamente gestito al suo interno, AC Milan intende cooperare con la Procura affinché il percorso investigativo venga portato a compimento, nella certezza che il suo esito non sarà in alcun modo condizionato dalle dichiarazioni rilasciate in queste ore. AC Milan ora rivolgerà l'attenzione ai prossimi importanti impegni stagionali".

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