Casemiro è il re dei contrasti in Champions, Alex Sandro unico ‘italiano’ nella top 10
La Champions League apre le porte a questa nuova due giorni entusiasmante e lo farà come al solito con i grandi incontri previsti anche per questo turno. Su tutti c’è Juventus-Barcellona, due squadre pronte a darsi battaglie per la conquista della qualificazione agli ottavi di finale e soprattutto per il primato nel girone. Ma nelle notti europee ovviamente non possono mancare i grandi gesti tecnici e atletici dei grandi campioni, coloro i quali rendono ancor più creativa e divertente questa competizione.
Tanti, oltre a gol da sogno, assist o numeri d’alta scuola, si rendono protagonisti anche con i tanti contrasti nell’arco di un’intera gara. Abbiamo dunque provato a focalizzarci su cinque calciatori di questa speciale top 10 capaci di poter mettere insieme un numero molto alto di contrasti in queste prime giornate di Champions League. Leader indiscusso, al momento, è il gigante brasiliano del Real Madrid: Casemiro. Ma in questa classifica troviamo anche l’unico ‘italiano’ inserito, vale a dire il terzino sinistro della Juventus Alex Sandro.
Casemiro leader dei contrasti
Domina proprio lui: Casemiro. Il giustiziere del Napoli agli ottavi di Champions e della Juventus in finale lo scorso anno a Cardiff, è il primo in classifica per numero di contrasti totali messi a segno in queste prime gare in Europa. Il perno del centrocampo di Zidane, autentica rivelazione di questo Real da quando l’ex campione francese siede sulla panchina dei ‘Blancos’, è il gladiatore di Madrid. A lui infatti sono affidati i compiti di rottura e contrasto delle azioni costruite dagli avversari per evitare che possano essere un pericolo per la difesa.
Il brasiliano ha quindi messo a segno, complessivamente, un numero di contrasti vinti pari a 23 di cui 28 tentati e 5 subiti. Un calciatore rognoso abile a coprire diversi ruoli in mezzo al campo e in grado anche di andare in gol proprio come dimostrato con la rete fantastica realizzata alla squadra di Sarri lo scorso anno al ‘Bernabeu’ di Madrid e in finale contro i bianconeri di Allegri.
Un jolly chiamato Fabinho
I suoi sono stati dei mesi infernali vissuti nell’ultima sessione di calciomercato. Già, perchè l’altro brasiliano presente in graduatoria, appena sotto al secondo in classifica, ovvero il francese Trebel dell’Anderlecht che troviamo a quota 17 contrasti vinti, è stato al centro di diverse trattative. Fabinho con il Monaco si è fatto apprezzare in queste ultime stagioni soprattutto per la sua abilità nel riuscire a occupare più ruoli in mezzo al campo. Centrocampista o esterno basso il risultato non cambia, il 24enne jolly dei monegaschi risulta essere sempre uno dei migliori in campo.
Anche in Champions dove si piazza sul podio con 16 contrasti vinti di cui 19 tentati e 3 dribbling subiti. Sta facendo bene anche quest’anno dopo una lunga estate in cui diversi top club europei hanno provato ad acquistarlo. Fra questi anche il Napoli di De Laurentiis che è sembrato il più vicino di tutti prima di rassegnarsi alla decisione della società francese di tenerlo ancora nel Principato.
Alcantara fa il fenomeno in Germania
Portato da Guardiola qualche stagione fa quando l’ormai attuale allenatore del Manchester City si apprestava a vivere la sua nuova avventura al Bayern Monaco, Thiago Alcantara fu uno dei primi rinforzi chiesti dallo stesso Pep, da prendere direttamente dal Barcellona, per portarlo in Bundesliga. E non è una caso se un allenatore fenomenale come lui abbia voluto in squadra proprio uno come lui. Già, perchè le sue capacità di chiudere le azioni, di andare sempre a lottare su ogni pallone e spingersi spesso anche in zona gol, sono fondamentali per la costruzione del gioco palla a terra di Guardiola.
Thiago Alcantara al Bayern è rimasto a fare il fenomeno nonostante l’addio di Guardiola. Anche in Champions sta facendo valere le sue grandi capacità che hanno fatto innamorare anche Carlo Ancelotti che appena arrivato in Germania, prima del suo esonero, ha ammirato subito questo calciatore. Impressionante la sua tenuta fisica così come è buono il numero di contrasti vinti, ben 15, 22 tentati e 7 i dribbling subiti. Pecca ancora di qualche debolezza dal punto di vista caratteriale e a 26 anni non è proprio una bella cosa.
Il perno del centrocampo del Monaco
Fare la differenza e guidare i tanti giovani talenti che ogni anno vengono lanciati in prima squadra a fare sempre meglio e dargli coraggio per migliorarsi sempre. E’ questo, al momento, il compito di Joao Moutinho al Monaco. Il centrocampista portoghese è diventato una vera bandiera della squadra monegasca e a 31 anni, insieme con i vari Raggi e Glik, è chiamato a trainare il folto numero di giovani promesse del club del Principato a dare sempre di più in campo per lanciarsi nel calcio professionistico.
Ma oltre a questo compito importantissimo Jardim ha affidato all’esperto Joao anche importanti compiti in campo affidandogli praticamente le chiavi del centrocampo. Fenomenale in fase di rottura, in questa top 10 è presente anche lui con i suoi 14 contrasti vinti in Champions League. Una competizione che però non sta vedendo nuovamente protagonista il Monaco che rischia seriamente di scivolare in Europa League quest’anno. Gli acquisti di Keita e Jovetic, senza contare la presenza di Falcao, evidentemente non bastano.
Alex Sandro è l’unico ‘italiano’ in classifica
Senza nulla togliere a Lustig e Nacho che si sono piazzati anche loro in questa top 10 con il punteggio totale di 13 contrasti vinti in Champions League fino a questo momento, ma a balzare agli occhi è il nome di Alex Sandro. Il terzino brasiliano della Juventus, autentico motorino della fascia sinistra bianconera, nonostante un minutaggio minore in Serie A con Asamoah che spesso prende il suo posto, sta facendo registrare grandi prestazioni in Champions League. Così come per il difensore svedese e il jolly del Real Madrid, anche il brasiliano fa parte della flotta dei calciatori bravi a contrastare al meglio gli avversari.
Per lui, come per lo stesso Lustig e Nacho, sono quindi 13 i contrasti vinti, 16 quelli tentati e 3 i dribbling subiti. In realtà la sua capacità sta tutta nella lettura della giocata in anticipo che gli consente spesso di impattare sia la palla che anche l’avversario ma senza commettere fallo. Un calciatore su cui Allegri fa grande affidamento ma che sta gestendo al meglio fra campionato e Champions per averlo sempre al top per gli appuntamenti importanti proprio come la sfida al Barcellona.