Carnevali: “Politano? La Juve non c’entra, c’era poco tempo per chiudere col Napoli”
Matteo Politano al Napoli. E' stata una delle trattative più discusse della recente sessione invernale di mercato sia per essere sfumata quasi sul gong (un po' come accadde con Soriano della Sampdoria) sia per le polemiche che avevano scandito l'interesse dei partenopei per l'ala destra del Sassuolo e la presunta intromissione della Juventus. Trenta milioni di euro, tanto era arrivato a offrire il club azzurro oltre a tessere la trama dei contatti con il Cagliari per far sì che Farias finisse in Emilia: un'operazione decollata solo nelle battute conclusive considerata anche la reticenza da parte dei nero-verdi ma che ha preso piede proprio per la volontà del calciatore.
Troppo poco tempo a disposizione per formalizzare l'affare sul quale i campani s'erano fiondati dopo aver incassato il no clamoroso di Simone Verdi, tiratosi indietro all'ultimo momento con il presidente De Laurentiis e il suo braccio destro – Chiavelli – a Milano per la firma. Nulla di fatto. Politano è rimasto al Sassuolo e l’amministratore delegato dei neroverdi, Giovanni Carnevali, ha fatto chiarezza sul mancato trasferimento al Napoli e sulla presunta intromissione della Juventus nella trattativa.
Politano al Napoli è un affare sfumato, ma non entro nel merito del discorso – ha ammesso a Premium Sport -. Non siamo riusciti a chiuderlo perché non c'è stato tempo. Da noi c'è un po' questa cultura del sospetto e non riusciamo a crescere.
La realtà è che il Sassuolo mai ha avuto voglia di privarsi del calciatore nonostante le cifre messe sul piatto fossero allettanti: avrebbero realizzato una plusvalenza notevole, di dieci volte superiore rispetto al prezzo pagato nell'estate scorsa (3 milioni), ma l'aspetto economico non ha mai avuto la priorità per gli emiliani.
Non c'è stata nessuna influenza da parte di nessuno, non è vera l'intromissione della Juventus – ha aggiunto Carnevali -. Siamo una società indipendente, con una grande proprietà, non cediamo ai ricatti di nessuno e non crediamo a ciò che si dice.