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Capello su Bonucci: “Migliore al mondo palla al piede, ma non sa difendere”

Don Fabio analizza i motivi dell’involuzione del capitano del Milan: “Lui era l’ideale alla Juventus, accanto a Chiellini e Barzagli che sono grandi marcatori. E’ un giocatore perfetto per giocare a tre in difesa. Se invece lo metti in una linea a quattro può avere alcune difficoltà”.
A cura di Marco Beltrami
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Non è un momento positivo per Leonardo Bonucci. Il difensore, di questi tempi un anno fa poteva festeggiare il suo rinnovo contrattuale con la Juventus, mentre oggi, dopo una serie di vicissitudini e il clamoroso passaggio al Milan, sta vivendo un periodo di appannamento. Il neocapitano rossonero, ha deluso le aspettative e non è riuscito a invertire la rotta di una squadra che al momento dopo il tracollo interno contro l'Atalanta sembra in caduta libera e vive festività molto particolari, in ritiro.

Bonucci non sa difendere, parola di Capello

Sull'involuzione del rendimento del giocatore, è intervenuto Fabio Capello. L'ex vincente allenatore di Milan e Juventus, attualmente alla guida dei cinesi dello Jiangsu Suning, è intervenuto negli studi Sky e ha spiegato i motivi della crisi di Bonucci, senza troppi giri di parole: "Bonucci? Probabilmente è il miglior difensore italiano e forse al mondo con la palla al piede, ma quando deve difendere ha grossi problemi, non sa difendere”. 

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Per Don Fabio Bonucci accusa la mancanza di Chiellini e Barzagli

E "Don Fabio" ha spiegato anche i motivi della trasformazione di Bonnie, che sembra un lontano parente del difensore che aveva incantato tutti con la maglia della Juventus: "Lui era l’ideale alla Juventus, accanto a Chiellini e Barzagli che sono grandi marcatori. E’ un giocatore perfetto per giocare a tre in difesa. Se invece lo metti in una linea a quattro può avere alcune difficoltà".

Capello sulla crisi del Milan

E non manca una battuta anche sul flop del Milan. A giudizio di Capello, la crisi nasce anche dallo stravolgimento societario che ha portato ad una destabilizzazione con la perdita del cosiddetto "spirito Milan": "Mi sembra una squadra in cerca di una identità. E’ cambiata la proprietà e dopo tanti anni di Berlusconi, nei quali sapevi tutto, è una cosa un po’ traumatica. Manca lo spirito Milan. E’ difficile, serve che la società supporti Rino". 

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