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Capello chiude il caso Zaniolo: ”È un talento, impari a non sbagliare per il suo bene”

Fabio Capello ha spiegato con chiarezza a Sky cosa aveva detto quando, parlando con Esposito al debutto in Champions con l’Inter, gli raccomandò di non lasciarsi distrarre dall’euforia e dal successo ma di continuare a lavorare sodo. “Mi sono sentito di dare questo consiglio a un giovane calciatore come Esposito, come padre, come nonno e come allenatore, di non commettere questi errori. Per questo ho fatto l’esempio di Zaniolo e Kean in Nazionale. Di Biagio li mandò in tribuna con l’Under 21 come a dire: Se vi comportate così la vostra strada sarà più ardua e più difficile”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Il mio non era un giudizio di valore ma un consiglio a un giovane calciatore perché non commetta errori". È così che Fabio Capello ha chiuso la vicenda Zaniolo. L'ex allenatore lo ha fatto durante la trasmissione del Club a Sky Sport, spiegando con chiarezza cosa aveva detto quando, parlando con Esposito al debutto in Champions con l'Inter, gli raccomandò di non lasciarsi distrarre dall'euforia e dal successo ma di continuare a lavorare sodo. "Non prendere quella strada", gli disse in riferimento al calciatore giallorosso e alla punizione che Gigi Di Biagio impartì a lui e a Kean (finiti in tribuna con l'Under 21) per un atteggiamento poco professionale e Roberto Mancini avallò negando loro la convocazione.

Non hanno capito quello che ho detto su Zaniolo – ha ammesso Capello -. A Roma è facile che interpretino con tutte le radio e i giornali. Non era un giudizio, era un suggerimento a un giocatore di non sbagliare. Come successo a Zaniolo e Kean quando Di Biagio li mandò in tribuna con l'Under 21 per dare loro un segnale preciso.

Prima l'esultanza con le orecchie tappate poi quel "io lascio parlare il campo" dopo aver baciato la maglia della Roma per la rete segnata al Milan: la replica di Zaniolo a Capello ha infiammato l'Olimpico, che ha rivolto cori poco teneri nei confronti dell'ex tecnico, e alimentato il dibattito.

Mi sono sentito di dare questo consiglio a un giovane calciatore come Esposito, come padre, come nonno e come allenatore, di non commettere questi errori. Per questo ho fatto l'esempio di Zaniolo e Kean in Nazionale. Di Biagio li mandò in tribuna con l'Under 21 come a dire: ‘Se vi comportate così la vostra strada sarà più ardua e più difficile. Quindi cercate di riprendervi'. È successo di tutto perché tutti pensavano che gli volessi consigliare di non andare a Roma. Non è vero e ritengo Zaniolo il più grande talento che c'è in questo momento in Italia perché ha qualità, forza, tecnica e visione di gioco.

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