Roma, esonero Garcia: la decisione nel summit con Pallotta

L’avvio di partita di Roma-Milan sembrava far presagire un’iniezione di fiducia per Rudi Garcia. I giallorossi in vantaggio e padroni del campo, a poco a poco hanno perso terreno mettendo in scena una vera e propria metamorfosi. Nella ripresa una formazione a tratti inguardabile è quasi sparita dal campo concedendo il pareggio al Milan che ha rischiato addirittura di portar via i 3 punti dall’Olimpico. Un Olimpico che ha fischiato sonoramente la squadra di casa, alimentando la delusione del presidente Pallotta, che si è detto addirittura "disgustato" da quella squadra apparsa prima di mentalità vincente, inerme. Quest’ultimo ha definitivamente perso la pazienza nei confronti di Rudi Garcia. I rapporti già incrinatisi dopo il ko in Coppa con lo Spezia, adesso sono ai minimi termini. L’esonero è una prospettiva concreta e sarà oggetto dell’incontro tra il numero uno della Roma e il direttore generale Baldissoni che andrà in scena a breve negli States.
Come se non bastasse a complicare le cose, sono arrivate anche le dichiarazioni di Garcia nel post di Roma-Milan, con il riferimento alla condizione fisica precaria dei giocatori giallorossi. Parole che rappresentano indirettamente una critica al preparatore atletico Norman, fortemente voluto da Pallotta. Un altro punto di scontro che evidenzia come il lavoro di Walter Sabatini, che sta provando a ricucire lo strappo, potrebbe rivelarsi vano. Le prossime ore saranno decisive, anche perché i vertici della Roma stanno valutando diverse ipotesi. Se non si dovesse trovare un’alternativa tecnica valida a Garcia che potrebbe dunque guidare la Roma ancora contro Verona e Juve, la dirigenza potrebbe optare per una mossa a sorpresa. A Garcia potrebbe essere affiancato un tutor, ovvero un tecnico che possa aiutare il francese sulla tenuta della difesa e sulla compattezza dei reparti. Una scelta che sicuramente non piacerebbe all’ex Lille che salverebbe però la panchina.