Calcioscommesse, Ilievski tira in ballo Mauri e la Lazio
Obbligo di dimora in provincia di Piacenza per Hristiyan Ilievski. E' quanto disposto dal Gip di Cremona per il 38enne macedone considerato il capo degli "zingari", ovvero il gruppo di scommettitori accusati di essersi resi protagonisti di clamorose combine di gare di Serie A e anche del campionato cadetto, tra cui in particolare Lazio-Genoa 4-2 del maggio 2011. Dopo essersi costituito alle autorità italiane alcuni giorni fa, Ilievski è stato ascoltato dal Gip Salvini e dal procuratore di Cremona Di Martino, offrendo quella che è stata giudicata come un'importante collaborazione. In particolare secondo quanto scritto da Salvini nell'ordinanza visionata dall'Ansa, Ilievski avrebbe descritto in maniera dettagliata il suo ruolo e quello anche degli altri protagonisti soprattutto delle combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio: sono queste infatti le due partite soprattutto sotto la lente d'ingrandimento visto il coinvolgimento di "squadre e giocatori di alto livello come la Lazio e Stefano Mauri". Inoltre si legge ancora che lo stesso capo degli zingari ha evidenziato e indicato "anche i nomi dei giocatori corrotti, non solo i già confessi ma anche alcuni che avevano sempre negato la loro responsabilità, in particolare Bertani e Cassano (Mario) e altri assolti o parzialmente assolti nei giudizi disciplinari sportivi".
Il tutto è venuto fuori il 6 maggio in occasione di un lungo colloquio tra Ilievski e Di Martino, il pm titolare dell'ormai famosa inchiesta sul calcioscommesse. Pesanti dunque le dichiarazioni sul capitano della Lazio e sull'ex centrocampista del Genoa Milanetto, con la possibilità di un coinvolgimento anche di altri giocatori. Nei guai anche diversi ex calciatori del Lecce, che sarebbero stati riconosciuti in foto da Ilievski, protagonista di incontri con loro prima di Lecce-Lazio.
