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Calcioscommesse, 5 indagati per la gara che ha portato il Teramo in B

La Procura di Catanzaro ha fatto scattare i provvedimenti sulla sfida tra gli abruzzesi e il Savona (Lega Pro, girone b). Il match sarebbe stato combinato per 30mila euro. Intanto, dopo lo scossone di maggio scorso sono 17 i provvedimenti cautelari emessi dal Gip distrettuale di Catanzaro.
A cura di Maurizio De Santis
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Segui i soldi. La pista di carta della Procura di Catanzaro, complici le intercettazioni e le indagini condotte dalla Dda, ha scoperchiato la promiscuità del traffici indiscriminati in Lega Pro e Serie D sul filone Calcioscommesse. E dopo il ciclone delle settimane scorse, l'operazione ‘Dirty Soccer' registra l'ennesimo sussulto: perquisizioni domiciliari e nelle sedi dei club, avvisi di garanzia a corredo dell'ennesima partita sulla quale grava il forte sospetto di combine. Si tratta della gara tra Teramo e Savona (Lega Pro, girone b, risalente al 2 maggio scorso), novanta minuti che hanno consegnato agli abruzzesi la promozione in Serie B. Novanta minuti che, secondo gli inquirenti, sarebbero stati alterati consentendo al Teramo di agganciare la ‘cadetteria' con una giornata di anticipo.

Le persone coinvolte. A finire nel dossier degli investigatori sono il collaboratore tecnico del Parma ed ex direttore sportivo della Ternana, Giuliano Pesce; il presidente del Teramo, Luciano Campitelli; il direttore sportivo del Teramo, Marcello Di Giuseppe, quello del Savona Marco Barghigiani e il calciatore del San Paolo Padova, Davide Matteini.

La tesi degli inquirenti. Il Teramo calcio avrebbe incaricato – si legge – l'ex direttore sportivo dell'Aquila, Di Nicola, già indagato nell'operazione Dirty soccers, "affinché combinasse il risultato dell'incontro procurando la vittoria al Teramo". La somma pattuita per accomodare la partita era di 30mila euro, cifra necessaria ad ammorbidire gli avversari perché non facessero eccessiva resistenza in quella che per gli abruzzesi era la sfida più importante della stagione. Tra gli indagati finiti sotto la lente della Procura sarebbero inoltre coinvolte altre persone già indagate nell'ambito della precedente operazione scattata il 19 maggio scorso.

Altre 17 persone in arresto. Dopo lo scossone di maggio scorso, arriva l'ennesimo sussulto dell'operazione Dirty Soccer: sono 17 i provvedimenti cautelari emessi dal Gip distrettuale di Catanzaro. Nell'inchiesta vi sarebbero ulteriori indagati, fra dirigenti e calciatori, nel campionato di Eccellenza Calabria.

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