Calciopoli, l’ex-presidente del Bologna Gazzoni chiede 113 milioni di danni
Dieci anni dopo la "bomba" che sconvolse il calcio italiano, si torna a parlare di Calciopoli. La vicenda, in effetti, si è protratta fino a marzo di quest'anno, quando la Cassazione ha prescritto i reati contestati (ma non ha assolto gli imputati). Ed adesso è tornato alla carica anche Giuseppe Gazzoni Frascara, presidente del Bologna in quegli anni, che chiede oltre centodieci milioni di euro di danni per Calciopoli.
"La cifra complessiva è di 113 milioni e 628 mila euro", ha spiegato l'ex-patron rossoblu, oggi presidente onorario nominato da Tacopina, che lasciò la presidenza al termine della stagione 2004/2005 quando il Bologna retrocesse in Serie "per colpa" proprio di Calciopoli. La richiesta, come ha annunciato Gazzoni in un'intervista, sarebbe da intendere nei confronti di Juventus e Fiorentina, ma anche verso Luciano Moggi, Antonio Giraudo, i fratelli Della Valle, Sandro Mencucci (amministratore delegato dei Viola e da questa estate anche presidente della Fiorentina Women's) e l'ex-arbitro Massimo De Sanctis.
A tutti loro era già arrivata una richiesta di risarcimento danni per 32 milioni di euro avanzata da Victoria, la finanziaria che all'epoca alimentava il Bologna. "Ho aggiunto 17 milioni di danni personali, 17 anche per il dissesto della finanziaria di famiglia ed altri 15 per aver dovuto cedere a un solo euro, insieme al Bologna, anche la finanziaria che si occupava degli aspetti immobiliari legati allo sviluppo del club", ha spiegato Gazzoni sempre al Resto del Carlino, "Poi ci sono i 32 già chiesti da Victoria ed il totale sarebbe 81. Ma a questi vanno aggiunti 13 milioni di svalutazione e 19 di interessi. La cifra complessiva è di 113 milioni e 628 mila euro". Sulla stessa lunghezza d'onda si è mossa anche l'Atalanta, che chiede 90 milioni di danni.