Calciopoli, atto finale: respinto definitivamente il ricorso della Juventus
Lo scandalo di Calciopoli, una delle pagine più nere dello sport più amato dagli italiani, continua a far parlare di sé anche a distanza di molti anni. A dar nuovamente "visibilità" a quell'episodio che ha investito il calcio italiano ben tredici anni fa, è stata la decisione del Collegio di garanzia dello sport del Coni presieduto da Franco Frattini: chiamato a giudicare il ricorso con cui la Juventus ha chiesto la revoca dello scudetto, che nella stagione 2005/2006 venne tolto ai bianconeri e assegnato dalla magistratura sportiva all’Inter.
La sentenza e le motivazioni
Come si evince dalla sentenza resa nota dallo stesso Collegio di garanzia, il tentativo della società di Andrea Agnelli si è però rivelato inutile: "Alla luce di quanto esposto, può quindi concludersi che il ricorso della Juventus e le doglianze ivi contenute, sotto qualsivoglia prospettiva le si esamini, non solo non possono essere portate all’attenzione del Collegio di garanzia dello sport, giacché inammissibili, ma può, altresì, affermarsi che le stesse non possono più essere oggetto di delibazione alcuna da parte del sistema di giustizia sportiva".
La soddisfazione dell'Inter
Tra le righe della sentenza, sono inoltre evidenziate le motivazioni che hanno portato il Collegio a respingere la richiesta della Juventus: colpevole, tra le altre cose, di non aver coinvolto a suo tempo l’Alta corte di giustizia dopo il rigetto del Tnas. "Non è concepibile che la società tenti di ovviare a questa omissione a distanza di più di sette anni – ha spiegato l'avvocato dell'Inter, Roberto Argeri dello studio legale di Milano Cleary Gottlieb – Il Collegio di garanzia dello sport è l’organo di ultima istanza della giustizia sportiva: è stata messa la parola “fine”, anche in ambito sportivo, alla lunghissima controversia".