Calciomercato, ultime notizie: Cech all’Arsenal, fatta
Undici milioni di sterline, poco più di quindici in euro. E' con questa cifra che l'Arsenal ha convinto il Chelsea a privarsi di Petr Cech, 33enne portiere ceko che allo Stamford Bridge non è più prima scelta complice l'esplosione del belga Courtois. "Non sono disposto a giocare un'altra stagione così", ha raccontato poche settimane fa chiarendo le proprie intenzioni per il futuro. E così – come rilanciato dal Daily Mail – dopo il diniego iniziale di José Mourinho (deciso a non concedere un ‘suo' calciatore ai diretti rivali dei Gunners) si è arrivati alla cessione che "può essere formalizzata lunedì prossimo (oggi, ndr)". Il titolo del tabloid non lascia spazio a dubbi di sorta e cala il sipario sulle speranze di altri club (il Liverpool in Premier, la Roma dall'Italia) d'accaparrarsi l'estremo difensore. Nulla da fare anche per il Paris Saint Germain, deciso ad avvicendare Sirigu: la volontà di Cech di restare a Londra per questioni familiari ha fatto sì che il favore pendesse dalla parte della squadra di Wenger. "Sono veramente felice di trasferirmi all'Arsenal e non vedo l'ora che inizi il ritiro – sono state le prime parole di Cech -. Ho la stessa motivazione e fame di successi che avevo all'inizio della mia carriera. Quando ho parlato con Arsene Wenger, che mi ha esposto le sue ambizioni per questo club, non ho avuto esitazioni a dire sì".
Cech ha vinto tutto con il Chelsea
Il palmares del portiere ceko è nutrito di trofei, tutti (o quasi) conquistati negli undici anni che ha trascorso tra i pali dei Blues. Dal 2004 a oggi ha messo in bacheca 4 campionati inglesi (l'ultimo ottenuto nella scorsa stagione), 3 Coppe di Lega inglese, 2 Community Shield, 4 Coppe d'Inghilterra, 1 Champions League, 1 Europa League. Nel 2005 s'è fregiato anche della scelta da parte dell'IFFHS che lo ha eletto quale migliore portiere dell'annata agonistica.
L'incidente e il caschetto protettivo
Nella carriera di Cech c'è anche un momento (quasi) drammatico: accadde tutto nel 2006, durante la partita Reading-Chelsea riportò la frattura del cranio in seguito a uno scontro di gioco con Stephen Hunt. Rischiò la vita ma riuscì a salvarsi e, dopo 98 giorni da quel tremendo incidente, tornò in campo a gennaio del 2007 indossando un caschetto protettivo. Da allora non se n'è mai privato, divenendo parte di sé proprio come i guanti.