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Calciomercato Chelsea, Čech: “Non voglio passare un altro anno così”

Duro affondo del portiere dei Blues, che a fine stagione sembra intenzionato a cambiare club: su di lui anche Roma e Napoli.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Le strade di Petr Čech e del Chelsea sembrano ormai sempre più destinate a dividersi: il portiere dei Blues, ormai "chiuso" dalle ottime prestazioni del belga Thibaut Courtois, rientrato da un triennio in prestito all'Atlético Madrid ed ormai a tutti gli effetti il primo portiere della squadra di Mourinho, lascerà con ogni probabilità il club londinese a fine stagione, sebbene lo stesso Mourinho abbia chiuso nelle scorse settimane il discorso relativo ad un suo trasferimento. Del resto, i numeri parlano chiaro: dopo quasi 500 presenze in dieci anni con il Chelsea, ed il picco di 63 presenze stagionali appena un anno e mezzo fa, quest'anno il portiere dei Blues è sotto le quindici presenze, come se fosse diventato una semplice riserva del club.

Meglio, dunque, cambiare aria: lui stesso, del resto, continua a spingere per un suo trasferimento. "Non so quale sia l'intenzione del club per la prossima stagione", riporta il Daily Mail in una intervista, "ma non voglio fare un'altra stagione come questa. Sarà importante sedersi con il club, con il manager e prendere in considerazione i pro e i contro. Vedremo cosa esce fuori, ma sicuramente sarà il meglio per tutti". Čech, dal canto suo, ha diversi estimatori nel resto d'Europa, tra cui l'Italia. Roma e Napoli, in particolare, seguono da vicino le vicende del calciatore e del Chelsea, che però è "blindato" da un contratto spaventosamente alto: 5,2 milioni di sterline all'anno, pari ad oltre 7 milioni di euro. Tanti per diversi club europei, e soprattutto italiani, per un portiere di trentadue anni. Possibile, tuttavia, che si possa arrivare ad un accordo come quello che aveva portato Pepe Reina al Napoli, con l'ingaggio diviso tra i due club. Anche se Čech è in scadenza al 30 giugno 2016, e dunque per il Chelsea conviene più provare a cederlo prima di perderlo, il prossimo anno, a parametro zero.

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