Calciomercato, la storia di Scuffet: dalla A alla B con il Como neopromosso
Vi ricordate di Scuffet? Diciannove anni, portiere dell'Udinese e dell'Under azzurra, un paio di stagioni fa guadagnò le luci della ribalta grazie a un'annata da incorniciare. La critica lo definì il nuovo Buffon, in A Milan e Juventus si misero sulle tracce di quel diciassettenne che tra i pali se la cavava con l'esperienza di un veterano la sfrontatezza del giovane, rampante e ambizioso (ma con la testa a posto). Dall'estero il ‘Cholo' Simeone, che aveva già accolto sul Manzanarre Courtois (poi tornato al Chelsea), decise che quel ragazzo svezzato nella ‘cantera' friulana poteva andar bene anche per il suo Atletico Madrid. Nove milioni, una manciata di bonus e una percentuale (50%) sull'eventuale cessione futura del calciatore: l'offerta degli spagnoli sembrava di quelle che ‘non si possono rifiutare'.
Nulla cambiò, nonostante la corte spietata e le proposte giunte sul tavolo del presidente Pozzo. Fu la famiglia del ragazzo a dire no: terminare gli studi superiori, prendere il diploma veniva prima d'ogni altra cosa. Scuffet perse quel treno che passava in corsa dalle parti di Remanzacco (il paese d'origine) e i ‘colchoneros' dirottarono le attenzioni su Oblak. Da allora si sono spenti i riflettori e il talento di Simone è finito nel cono d'ombra al punto che nel prossimo campionato ripartirà dalla Serie B: vestirà la maglia del Como neopromosso tra i ‘cadetti' dopo essere scivolato nel limbo della Lega Pro. Lo aveva cercato anche la Fiorentina per colmare la casella lasciata scoperta dall'addio di Neto (adesso alla Juventus): in riva all'Arno, quel giovane in cerca d'autore avrebbe trovato l'ambiente ideale per crescere ancora e rilanciarsi. Questa volta, però, il no è arrivato dalla stessa Udinese, non convinta dalla formula dell'affare messa sul piatto dai viola (prestito con diritto di riscatto).
Chiuso da Karnezis (il portiere greco è stata una piacevole rivelazione della passata stagione), reduce dall'esperienza positiva al Mondiale in Brasile, Scuffet s'è visto superare perfino da Meret, d'un anno più giovane di lui. Classe '97, i bianconeri hanno scelto lui per guardare le spalle al 29enne estremo difensore ellenico. E allora a Simone non resta che fare i bagagli e ricominciare nel cuore della provincia, laddove tutto era iniziato quand'era appena un ragazzino.