Calciomercato, Kevin Lasagna sogna l’Inter: “Prima, però, porto in A il Carpi”

Cerchi nei motori di ricerca il suo nome e cognome, e ti spunta l'unica pagina a lui dedicata di Wikipedia…in inglese. Già, perché i suoi connotati potrebbero davvero far pensare che ci troviamo di fronte ad un giocatore straniero: uno dei tanti che, il sabato pomeriggio, corre dietro ad un pallone sui campi di Serie B. Invece Kevin Lasagna, 23 anni nel prossimo agosto, è italianissimo e originario di San Benedetto Po: comune di 7.486 anime in provincia di Mantova. Italiano con un cognome "blasfemo" nella terra del tortellino e come la stragrande maggioranza della rosa del Carpi dei miracoli, costruito dal nulla da quel mago di Fabrizio Castori. Quattro gol in campionato, due pesanti come macigni in quel di Vicenza, sono il biglietto da visita di un attaccante che è passato dai gol dei tornei di calcio a 5, alla reti in Serie B, in neanche due anni. Dopo i due gol al "Menti", che hanno tenuto a distanza la terza forza del campionato (il Vicenza), Kevin Lasagna (ribattezzato KL15) è definitivamente entrato nei cuori dei tifosi: "Siamo un gruppo fantastico – ha dichiarato a Sportitalia – ed abbiamo un buon feeling anche fuori dal campo. Il direttore sportivo Giuntoli ha costruito una grande squadra, pescando giocatori da serie minori".
Il "Cabassi" come punto di partenza – Chi lo scherzava per quel cognome buffo e inusuale per un calciatore, da qualche settimana ha imparato a tenere la bocca chiusa. Cresciuto nelle giovanili del Chievo, Lasagna ha come tutti i suoi coetanei un sogno nel cassetto: "Sono tifoso dell'Inter e, un giorno, mi piacerebbe vestire la maglia nerazzurra". Dal Cabassi a San Siro. Un desiderio che, però, è destinato a rimanere per il momento tale. Il presente, ed il prossimo futuro, di Kevin Lasagna si chiama Carpi: "Vogliamo la serie A, ma ancora non abbiamo la certezza matematica della promozione – ha continuato l'attaccante – Dovremo continuare a dare tutto sul campo, fino a quando l'aritmetica non sarà dalla nostra parte". I calcoli, in città, sono però già partiti. Basterà vincere le prossime quattro gare (Cittadella, Brescia, Frosinone e Bari) per mantenere, nella peggiore delle ipotesi, i dodici punti di distacco dalla seconda in classifica. A quel punto, con altre quattro gare da giocare, Lasagna potrà già stappare e brindare alla promozione della sua squadra.