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Calciomercato Inter, ultime notizie sulle trattative: Gabigol

L’attaccante brasiliano è di rientro dal prestito al Santos e in questi giorni l’Inter dovrà decidere se tenerlo in rosa o cederlo ad altri, possibilmente in modo definitivo. Gabigol si è ritrovato nel Santos, ha dichiarato di volersi mettere a disposizione rispettando le gerarchie di Spalletti ma è davvero utile a questa Inter?
A cura di Alessio Pediglieri
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Gabigol rientra alla base nerazzurra. Ma resterà? E' il dubbio che smuove gli animi di molti tifosi interisti divisi tra il puntare di nuovo sulle qualità dell'attaccante brasiliano o cederlo, possibilmente in modo definitivo, dopo i flop in Serie A. Ci sono alcuni buoni motivi per riavere in squadra chi solamente un paio di stagioni fa sembrava essere il nuovo Fenomeno arrivato dal Brasile, pagato molto e strappato ad una agguerrita concorrenza. Ma le ragioni di chi non vuole più vedere Gabriel Barbosa in nerazzurro sono altrettante, quindi la domanda è d'obbligo: sarebbe un buon affare?

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Perché è un buon affare

Nuovo acquisto a costo zero

Di certo in un mercato in cui bisognerebbe spendere cifre importanti per avere giocatori di livello, Gabriel Barbosa rappresenta il classico rientro da fine prestito su cui non si investe un solo centesimo. Un attaccante a costo zero, in buone condizioni fisiche visti i recenti trascorsi nel Santos dove è tornato quello di un tempo. Un ‘affare' in barba al Fair Play finanziario che Marotta dovrà valutare attentamente.

L'attaccante che manca a Spalletti

Anche da un punto di vista tecnico Gabigol potrebbe essere un elemento interessante per la rosa dell'Inter. Spalletti ha un attacco fortemente incentrato su Icardi e ciò sta responsabilizzando l'argentino che dimostra maturità a servizio anche del gruppo. Poi c'è Lautaro Martinez che il tecnico vede come alter ego del capitano, una punta centrale. Gabigol sarebbe la classica seconda punta, più centrale dei vari Keita e Perisic, offensivi ma che amano la linea laterale. Un'alternativa tattica a proprio vantaggio senza alcuna pretesa di giocare titolare.

Rivalutarlo in vista di giugno

Riprenderlo in rosa oggi con una squadra terza in classifica che ha ritrovato energie mentali e schemi di gioco soddisfacenti potrebbe essere anche un vantaggio a lungo termine per rivalutare un giocatore che rappresenta un patrimonio. Gabigol che era costato moltissimo. L'Inter aveva investito trenta milioni di euro pagati tra il Santos (che deteneva il 40% del cartellino), Doyen (20%) e calciatore stesso (40%). Oltre all’ingaggio, che al lordo è di circa sei milioni di euro e le commissioni, che portano al costo complessivo dell’operazione intorno ai sessanta milioni di euro.

Perché non è un buon affare

Un giocatore dal buon mercato invernale

Cederlo a gennaio però potrebbe anche diventare un affare ‘anticipato'. Marotta non è nuovo a gestire situazioni particolari e l'esperienza Juventus aiuta: Gabigol oggi ha un mercato interessante e salutare il brasiliano a gennaio significherebbe togliersi dal bilancio una ingaggio da 6 milioni a stagione. Il Santos lo tratterrebbe volentieri ma soprattutto il Flamengo è interessato al giocatore. L'Inter potrebbe cederlo in via definitiva, per una ventina di milioni.

A rischio gli equilibri interni al gruppo

L'arrivo di Gabigol sarebbe sotto i migliori auspici perché le gerarchie nerazzurre sono più che consolidate. Anche il giocatore ultimamente ha dichiarato di essere di sposto a restare, passando dalla panchina e provando a ritrovare una maglia da titolare. Questo a parole. L'incognita maggiore è capire se ai buoni propositi corrisponda un atteggiamento identico perché eventuali lamentele o intemperanze andrebbero a crepare il buon lavoro di gruppo effettuato da Spalletti.

I flop nel nostro campionato

Infine, il problema Serie A. Gabigol ha mostrato di essere fragilissimo da un punto di vista caratteriale e mentale. Ha fallito nel nostro campionato sia a Bologna, dove c'erano tutti i presupposti per emergere senza effettive pressioni esterne, sia all'Inter dove, seppur osannato dal pubblico, non ha mai trovato spazio nemmeno sfruttando il cambio degli allenatori. Manca di adattamento alla Serie A e, più in generale all'Europa visto che anche al Benfica ha fallito

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