Calciomercato Inter, derby col Milan per il talento croato Kramaric

Non è un buon momento per le milanesi in campo. I nerazzurri si stanno leccando le ferite dalla sconfitta di Parma dove sono riusciti nell'impresa di far diventare grande per 90 minuti l'ultima squadra in classifica, esaltando l'autostima di Cassano, favorendo la voglia di riscatto di De Ceglie e salvando la panchina a Donadoni. I rossoneri non sono stati da meno in questo lungo weekend di calcio per la 10a giornata di campionato. A San Siro è andato in scena un perfetto harakiri del Milan contro il Palermo di Iachini che in due minuti nel primo tempo ha messo al sicuro il match e una vittoria prestigiosa. Alti e bassi di una stagione che vedrà ancora a lungo i due club lottare per uscire da una crisi strutturale che da tempo aveva fatto apparire le prime crepe, troppo a lungo dimenticate. E che ora minano alle fondamenta di qualsiasi tentativo di ricostruzione. Così, di fronte alle nuove deludenti prestazioni Milan e Inter sono ritornate a guardarsi intorno sul mercato per gennaio e si sono ritrovate a contendersi lo stesso giocatore, Andrej Kramaric, talento croato in ascesa.

50 gol in 4 stagioni. Sia gli uomini di Inzaghi che quelli di Mazzarri avrebbero infatti individuato in Andrej Kramaric, bomber croato in forza al Rijeka, l'uomo giusto per poter ripartire con maggior frecce nelle rispettive faretre. Un talento in rampa di lancio quello dell'attaccante, classe 1991 già punto di riferimento anche della nazionale croata. In quattro stagioni tra la Dinamo Zagabria e il Rijeka ha segnato 50 gol nel campionato croato vedendo il suo cartellino lievitare stagione dopo stagione. Acquistato nel 2013 dal Rijeka per 1.5 milioni di euro oggi Kramaric vale già il doppio e in Europa ci sarebbe anche l'Atletico Madrid a guardare con interessa la sua crescita. Di certo non resterà in Croazia come ha già affermato lo stesso giocatore : "Presto si saprà qualcosa sul mio futuro. Tra nerazzurri e rossoneri non ho preferenze, mi piacciono entrambe le squadre perché sono tra le più importanti in Europa".