Calciomercato Inter, Denis o Guidetti per l’attacco: le trattative
Si lavora per capire chi potrebbe essere il vice Icardi per il prossimo anno. Maurito si è rivelato l'uomo in più, un giocatore giovane ma già completo capace di sostenere il peso dell'attacco a suon di gol. Ma non è immaginabile che possa reggere una stagione intera senza validi sostegni e sostituti. Il solo Palacio – generoso ma usurato dal tempo – e il giovanissimo Puscas non possono essere sufficienti. Partito anche Bonazzoli alla volta della Sampdoria, con Podolski rispedito al mittente e – attualmente – una squadra infracita di mezze punte e trequartisti – da Shaqiri a Hernanes e Kovacic – serve un ‘puntero' di riserva che sia pronto all'occorrenza.
L'imperativo è ovviamente non spendere più del dovuto e affidarsi eventualmente a qualche giocatore di esperienza che accetti il proprio mandato senza scalpitare in panchina ma sempre pronto all'uso. Così, l'idea di fondo è caduta su due giocatori che sono un po' l'antitesi l'uno dell'altro ma che ben rispecchiano l'identikit del ‘bravo ragazzo' che si attenga alle consegne: Denis e Guidetti. Per il primo si può trovare un accordo con l'Atalanta, mentre il secondo è svincolato dopo l'ottimo Europeo Uneder 21 vinto con la Svezia.
L'usato sicuro garanzia di gol – Il ‘Tanke' arriva da una stagione atalantina negativa. Ha segnato poco malgrado abbia giocato con continuità e abbia mantenuto i gallomni di capitano. Un'involuzione che potrebbe essere solamente un momento no di un attaccante che è pronto al rilancio. I suoi gol li ha sempre fatti e a Bergamo ha dimostrato già fin dove possa arrivare. E' argentino come Icardi, è un uomo d'area che non disdegna la fase difensiva e ha un biglietto da visita soddisfacente: 33 anni, da 7 stagioni in serie A tra Napoli, Udnese e Atalanta, 230 gare all'attivo in campionato con quasi 70 reti all'attivo (per tre stagioni in doppia cifra)
Lo svincolato campione d'Europa – John Guidetti è campione d'Europa U21 con la Svezia e si è innalzato a leader di una nazionale che ha vinto un torneo non privo di polemiche (soprattutto per l'indigesto pareggio che eliminò gli Azzurrini). E' giovane, classe '93, ma dotato di grande esperienza e richiama da vicino le caratteristiche dell'uomo d'area. Non segna molto, solo 8 reti nell'ultima stagione giocata al Celtic, ma a 19 anni si mise in evidenza con 20 gol su 23 presenze nel Feyenoord. Può essere una scommessa giusta perché Mancini lo conosce bene avendolo avuto già al City e dal punto di vista economico è un affare, essendo attualmente svincolato.
