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Calciomercato Fiorentina, gelo tra Sousa e Rossi: Pepito medita l’addio

La panchina contro la Juventus è suonata come una bocciatura da parte del tecnico portoghese. Previsto un immediato vertice tra la società e l’entourage di Pepito per chiarire subito la situazione: o avrà garanzie o lascerà la Viola.
A cura di Alessio Pediglieri
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La sconfitta al debutto contro la Juventus ha mostrato in campo una buona Fiorentina, disposta alla perfezione dal tecnico Paulo Sousa capace di tenere testa ai campioni d'Italia e mantenere fino alla fine la gara sull'equilibrio. Un compito non semplice con il gap tecnico evidente da parte dei bianconeri nei confronti di qualsiasi avversaria di Serie A ma che è quasi riuscito alla perfezione ai viola non fosse stato per il solito Higuain, decisivo non appena entrato dalla panchina. Senza dover utilizzare Giuseppe Rossi, rientrato dall'ultimo prestito spagnolo e ritornato a disposizione del tecnico portoghese che però ha deciso di non schierarlo da titolare, preferendogli il giovane Chiesa e aprendo il fianco ad un piccolo grande caso in casa gigliata.

Pepito ha giocato, ma solo 10 minuti, nel finale disperato di una Fiorentina che provava a risollevarsi dalla mazzata di Higuain. Troppo poco per poter essere soddisfatti, in un lembo di gara in cui Rossi ha visto i suoi compagni giocare dalla panchina dove lo ha relegato Paulo Sousa scegliendo un tridente d'attacco diverso dalle previsioni con Kalinic accompagnato da Ilicic e da Chiesa jr. Una scelta squisitamente tecnica che ha lasciato l'amaro in bocca all'attaccante italo americano ritornato a disposizione ma considerato una soluzione di ripiego.

Tanto che adesso, in questi ultimi giorni di mercato, a Firenze ci sarà un summit tra Pantaleo Corvino e Pastorello, l'agente di Pepito per chiarire subito e in modo definitivo la posizione del giocatore: se serve a Sousa rimarrà, ma il tecnico lo deve dimostrare coi fatti non a parole, altrimenti si cercano altre soluzioni, in Italia o all'estero. Un divorzio che sembra però essere alle porte con la seconda ipotesi che si potrebbe trasformare in realtà, visto il gelo di questi giorni tra tecnico e giocatore.

Lasciare Firenze non sarebbe facile né facilmente giustificabile nei confronti dei tifosi. Ad oggi la Fiorentina non ha vere alternative offensive a Pepito e – Kalinic escluso – i viola non vantano altri attaccanti di ruolo in grado di poter giocarsi la maglia da titolare con Rossi. Fatto sta che in viola ci sono ancora forti chance per poter giocare dal primo minuto, vista la sparuta concorrenza e anche consapevoli che sul mercato gigliato le priorità non sono in attacco ma a centrocampo. Privarsi di Rossi vorrebbe dire per Sousa giocare col fuoco e rischiare di scottarsi. Pepito è amato dalla tifoseria gigliata che non gradirebbe l'addio, anche a fronte di un arrivo importante in attacco. Figuriamoci con un mercato fermo.

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