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Calciomercato: dopo il Milan, van Ginkel va in prestito allo Stoke City

Dopo un buon finale di campionato, il giovane olandese è tornato al Chelsea. Il club di Abramovich, lo ha però girato con la stessa formula alla società di Stoke-on-Trent.
A cura di Alberto Pucci
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Prima meteora incompiuta, poi giovane giocatore sul quale fare affidamento. L'esperienza rossonera di Marco van Ginkel, si è conclusa con un ritorno in Inghilterra che ha lasciato un po' d'amaro in bocca a molti tifosi del Milan. Tra le poche note liete della gestione Inzaghi, c'è stata certamente la crescita del 22enne olandese che, sul più bello ha dovuto svuotare l'armadietto a Milanello e salutare tutta la squadra con cui ha condiviso gioie (poche) e dolori (molti) dello scorso campionato. A condizionare la sua parentesi milanista, ci sono stati i due infortuni che lo hanno colpito nei primi mesi di Serie A. Nella sera della sua prima da titolare (a Empoli, lo scorso 23 settembre) van Ginkel s'infortunò alla caviglia destra e rimase fuori due mesi. Al suo rientro, prese un duro colpo da Muntari in allenamento che gli procurò una distorsione alla stessa caviglia.

Il centrocampista cresciuto nelle giovanili del Vitesse, è così tornato in Premier League e si appresta a prendere posto nel centrocampo dello Stoke City, dopo che il Chelsea ha deciso di mandare nuovamente in prestito il giocatore. La conferma ufficiale è arrivata dal sito del club inglese, che ha riportato l'esito positivo delle visite mediche del ragazzo e la sua imminente partenza per Singapore per raggiungere i suoi nuovi compagni. Nel finale di campionato con il Milan, van Ginkel aveva mostrato notevoli segni di crescita. Nonostante un passo troppo compassato, l'olandesino aveva fatto vedere di possedere buoni colpi e una propensione all'inserimento in area di rigore avversaria: dote che gli aveva regalato il gol, nella sfida di San Siro contro la Roma. Marco van Ginkel ha chiuso con 17 presenze la sua storia sotto la Madonnina milanese. Un'esperienza sfortunata anche per la stessa società rossonera che, in caso di 20 partite giocate dal ragazzo olandese, avrebbe incassato dal Chelsea circa la metà della cifra versata inizialmente (un milione di euro), come premio per la valorizzazione del giocatore.

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