Calciobidoni 2016, plebiscito per Kongobia. Gabigol vince il premio Jolly
C'era grande attesa in Italia per l'assegnazione del temutissimo premio “Calciobidone”. L’ironico trofeo del sito Calciobidoni.it assegnato al peggior giocatore straniero della Serie A nel 2016 è finito nella bacheca di Geoffrey Kondogbia.
Plebiscito di voti per Kondogbia
Il centrocampista francese dell’Inter ha incassato un vero e proprio plebiscito di preferenze, addirittura 5.620, per una percentuale complessiva del 49.7% dei voti registrati. Un record, considerando che è stato surclassato il precedente risultato di Adriano che conquistò il premio nel 2011, quando vestiva la maglia della Roma con una percentuale del 31.3%. Kondogbia raccoglie l’eredità di Iturbe vincitore del Calciobidone nella scorsa stagione e pronto al tentativo di rilancio al Torino.
La "Flop ten"
Piove sul bagnato dunque per Kondogbia che sembra ad un passo dal lasciare l’Inter dopo un vero e proprio flop. Nonostante i tanti allenatori, il mediano francese non è riuscito a lasciare il segno con la maglia nerazzurra: un rendimento che non ha giustificato i 40 milioni spesi per acquistarlo. Nella speciale classifica del Calciobidone, il mediano ha superato lo juventino Hernanes che ha ottenuto il 10.1% di preferenze e il laziale Ravel Morrison che di fatto in campo non si è visto praticamente mai. A completare la classifica spicca la presenza di giocatori (alcuni dei quali ormai ex) nerazzurri: Montoya (Inter), Luiz Adriano (Milan), Felipe Melo (Inter), Jovetic (Inter), Dodò (Sampdoria), Mario Suarez (Fiorentina) e Diego Lopez (Milan).
Premio "Jolly" per Gabigol
E i simpatici premi per i giocatori dell’Inter non sono finiti. Nella speciale classifica Jolly riservata ai giocatori deludenti esclusi dalla Flop Ten ha trionfato ancora una volta un nerazzurro, ovvero il brasiliano Gabigol. Quest’ultimo pagato 30 milioni nella scorsa estate, ha trovato il suo primo gol solo in un’amichevole invernale. Sul podio alle spalle dell’oro olimpico, ancora Juan Iturbe e il milanista Keisuke Honda, in odore di addio al Milan.
