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C’è l’ok dallo Zenit: Mancini ora può firmare e diventare il ct della Nazionale

Dopo le frizioni degli scorsi giorni, il tecnico e il club russo hanno trovato l’accordo per rescindere il contratto e il divorzio è ufficiale. Nelle prossime ore Mancini sarà in Italia per firmare con la Federazione e ottenere il prestigioso incarico. Pur di accettare la Nazionale, lo jesino ha rinunciato a 13 milioni di euro.
A cura di Alberto Pucci
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Roberto Fabbricini e Alessandro Costacurta possono tirare un sospiro di sollievo: lo Zenit di San Pietroburgo ha accettato di liberare Mancini e di dargli la possibilità di diventare il nuovo commissario tecnico azzurro. Nelle ultime ore le parti si sono infatti incontrate per trovare l'intesa (alla riunione era presente l’avvocato nonché compagna del tecnico) e rescindere il contratto che legava il "Mancio" al club russo per altre due stagioni. Il comunicato ufficiale del club russo rappresenta la classica fumata bianca.

II contratto tra Mancini e lo Zenit terminerà lunedì 14 maggio 2018 – si legge sul sito ufficiale della società -. Mancini è arrivato allo Zenit l'1 giugno 2017 ed è stato in panchina per 44 match con 21 vittorie, 13 pareggi e 10 sconfitte. Il club augura a Mancini il meglio per il suo futuro e lo ringrazia per il tempo passato a San Pietroburgo.

Lo Zenit ha così deciso di accettare le dimissioni del tecnico jesino, che ora potrà tornare in Italia (presumibilmente nella giornata di lunedì) e firmare il contratto con la Figc fino al 2020. Grazie a questo accordo, con il quale il prossimo ct azzurro ha scelto di rinunciare a due anni di contratto e a circa 6 milioni di euro a stagione, l'ex allenatore di Fiorentina, Lazio, Inter, Manchester City e Galatasary può ora realizzare il suo desiderio più grande.

Il raduno di Coverciano

La firma sul contratto con la Federazione, per un accordo che avrà una durata di due anni, dovrebbe dunque arrivare nei prossimi giorni anche perché il tempo stringe e il primo raduno del 22 maggio è dietro l'angolo. La nuova Nazionale di Roberto Mancini, che dovrebbe anche vedere il ritorno in azzurro di Mario Balotelli, debutterà infatti il prossimo 28 maggio in Svizzera contro l'Arabia Saudita. Per il 53enne ct marchigiano sarà dunque questo il primo impegno con gli Azzurri, prima degli altri due test con la Francia, a Nizza, e con l’Olanda a Torino.

Ad aiutare Mancini nel suo nuovo delicato compito potrebbe esserci anche Andrea Pirlo. L'ex regista di Inter, Milan e Juventus, che con l'Italia ha alzato al cielo di Berlino la Coppa del Mondo, secondo i piani di Costacurta dovrebbe far parte dello staff tecnico della Nazionale maggiore. A Massimo Ambrosini è stato invece offerto il ruolo di capo delegazione della selezione Under 21.

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