Buffon: “Spero che lo spareggio contro la Svezia finisca come nel ’97”
La parola "spareggio" nella mente di Buffon evoca solo bei ricordi. Era il 29 ottobre del 1997 quando un 18enne Buffon fece il suo esordio in Nazionale nel gelo di Mosca per l'andata degli spareggi di qualificazione ai Mondiali del 1998. Un 1-1 che mise le basi per l'accesso alla fase a gironi, con l'estremo difensore che 21 anni dopo e a pochi mesi dal suo ritiro si ritrova ad affrontare un nuovo incrocio da dentro o fuori con l'Italia contro la Svezia. E proprio in vista dell'andata dei playoff di qualificazione ai Mondiali 2018 in programma a Solna Buffon non può che augurarsi che l'esito non cambi.
Buffon, nuovo spareggio per i Mondiali dopo 20 anni
In un'intervista esclusiva ai microfoni di Rai Sport, Buffon è tornato sulla sfida disputata nel 1997 in casa della Russia, in cui fece il suo esordio tra i pali della nazionale: "Sicuramente ne avrei fatto a meno perché lo spareggio è sempre un rischio, è inevitabile, però il caso è simpatico, ho iniziato con uno spareggio…L'importante è che il risultato finale non cambi rispetto a quello di 20 anni fa".
L'esordio di Buffon in azzurro e la vittoria sulla Russia
L'infortunio del titolare Pagliuca costrinse il ct Maldini a schierare Buffon in una partita che si concluse con il punteggio di 1-1 con Vieri che andò a segno per l'Italia. Nel confronto di ritorno alla nostra rappresentativa bastò un gol di Casiraghi per imporsi 1-0 e strappare il pass per i Mondiali del 1998.
La crescita di Buffon, in campo e fuori
Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora e Buffon oltre ai tanti successi ottenuti in campo, è cresciuto e non poco in campo e fuori. Ecco come il recordman di presenze in azzurro, prova a raccontare il suo percorso: "Sicuramente un po' mi manca la spensieratezza e la spavalderia tipica di chi è giovane e di chi deve ancora prendere piccole bacchettate sulle dita. E' inevitabile che più vivi e sbagli con quell'esuberanza e più impari, cresci, maturi, capisci che devi contare fino a 10 prima di parlare o di fare una certa cosa, di conseguenza anche il Buffon portiere è cambiato, è un po' più riflessivo rispetto a quell'epoca, mi auguro che possa essere anche un portiere migliore per certi aspetti, perché il bagaglio di esperienze che ho fatto mio in questo lungo periodo spero possa servire per essere messo a disposizione della squadra".
Il capitano dell'Italia non pensa a rivincite contro la Svezia
Dai precedenti sugli spareggi, a quelli con la Svezia. Impossibile dimenticare il pareggio 1-1 contro la squadra di Ibrahimovic nella fase a gironi dell'Europeo 2004. Un risultato che poi permise agli svedesi di realizzare il "biscotto" con la Danimarca, eliminando l'Italia. Buffon torna così a parlare di quell'episodio: "Se ti ritieni una squadra o un giocatore forte sai che il destino passa dalle tue mani e non devi aspettare gli altri. Dico sempre che con queste squadre se giochi da 6 probabilmente perdi, da 6.5 pareggi, da 7 in su vinci, quindi per fare tua la gara devi fare una bella partita anche individualmente".
Buffon sull'addio di Pirlo
In conclusione una battuta su Andrea Pirlo. Il centrocampista compagno di mille battaglie con la maglia della Nazionale e della Juventus, ma anche validissimo avversario durante il suo passato rossonero ha deciso di ritirarsi. Buffon dopo avergli dedicato un post sui suoi profili social, lo saluta così: "Deve essere orgoglioso e felice per quello che ha fatto, ora comincia un altro percorso di vita".