video suggerito
video suggerito

Brasile, Scolari si dimette da Commissario tecnico dopo il flop Mondiale

L’allenatore lascia la Seleçao dopo il disastroso Mondiale del Brasile crollato contro Germania e Olanda.
A cura di Marco Beltrami
5 CONDIVISIONI
Immagine

Difficile prevedere una debacle simile. Il Brasile esce con le ossa rotte dal Mondiale disputato in casa, dopo aver rischiato di veder trionfare davanti al proprio pubblico gli acerrimi rivali argentini. E invece a trionfare è stata la Germania, ovvero quel collettivo super che ha aperto la crisi brasiliana rifilando addirittura 7 gol a Julio Cesar e compagni orfani di Neymar e Thiago Silva. Come se non bastasse poi è arrivato anche il 3 a 0 subito contro l’Olanda che ha impedito alla Seleçao di conquistare il 3° posto dei Mondiali. Un tracollo senza precedenti per la Nazionale di Scolari che ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. Come anticipato nei giorni scorsi, il 65enne allenatore campione del mondo nel 2002, ha lasciato l’incarico di Commissario tecnico del Brasile. Secondo la stampa verdeoro e in particolare O’Globo, la Federcalcio avrebbe accettato le dimissioni dell’ex Ct del Portogallo che ora si prenderà quasi certamente un anno sabbatico. Per poi tornare ad allenare probabilmente una squadra di club.

Scolari principale colpevole del flop brasiliano, potrebbe lasciare l'incarico a Tite

Non sono bastate dunque a Felipao le giustificazioni per il tracollo brasiliano, con il riferimento ai deludenti risultati passati del Brasile durante i Mondiali del 2006, e del 2010. Se le cose fossero andate diversamente Scolari sarebbe ancora al suo posto probabilmente, ma la situazione è inevitabilmente precipitata nelle ultime ore con i tifosi che hanno criticato e non poco le scelte dell’allenatore soprattutto a livello tattico. Nel futuro del Brasile potrebbe esserci Leonardo Bacchi, meglio conosciuto come “Tite” capace di conquistare il titolo di campione del mondo per club con il Corinthians nel 2012. A lui dovrebbe toccare un’impresa non facile ovvero quello di preparare una minirivoluzione che possa permettere al Brasile di tornare competitivo non affidandosi esclusivamente al talento cristallino di Neymar.

5 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views