Brandao, condanna a 1 mese di carcere per la testata a Thiago Motta
Un mese di carcere e ammenda di 20mila euro. E' questa la sentenza emessa nei confronti di Brandao, l'attaccante 34enne del Bastia condannato dal Tribunale di Parigi per la testata data a Thiago Motta, nell'immediato dopo gara tra il club corso e il Paris Saint Germain. Secondo quanto riportato dal quotidiano francese ‘L'Equipe', la richiesta da parte del pubblico ministero era stata anche più severa: 8 mesi di prigione per quel gesto che ha sollevato polemiche. La detenzione, però, sarà sospesa ma al giocatore verrà fatto obbligo di scontare la pena ai servizi sociali. Il giudice ha ritenuto quel gesto frutto di premeditazione – come si legge dai media transalpini – e non azione irrazionale, impulsiva, istintiva oppure reazione causata da una provocazione (secondo la tesi difensiva). Il legale del calciatore, Olivier Martin, ha fatto sapere che non verrà presentato alcun ricorso. Sospeso in via cautelare fino al 21 agosto scorso, Brandao era stato successivamente squalificato per 6 mesi dalla Commissione Disciplinare francese (dovrebbe rientrare in campo verso la fine del mese di febbraio) per l'aggressione che aveva provocato al centrocampista italo-brasiliano la frattura scomposta del setto nasale.
L'intervento killer su Thiago Silva. C'è un precedente che ha deposto a favore di Brandao. A marzo del 2013, due stagioni fa, si rese protagonista di un'entrata in tackle tanto dura quanto pericolosa, che avrebbe potuto anche spezzare la caviglia destra del difensore brasiliano. Una tacchettata che azzoppò l'ex milanista, per fortuna senza riportare gravi conseguenze. Allora, a fine gara, Beckham (alla sua ultima annata da calciatore) e Ibrahimovic protestarono vivacemente con il direttore di gara, reo di essere stato troppo ‘indulgente' nei confronti dell'attaccante.