Bologna, traballa la panchina di Inzaghi: Sinisa Mihajlovic in pole position
"La classifica mi preoccupa". E' stato lo stesso Filippo Inzaghi, a margine del pareggio ottenuto contro la Fiorentina, ad ammettere con sincerità le difficoltà della sua squadra e il momento certamente poco positivo dei rossoblu. Il tecnico del Bologna, terz'ultimo in campionato, non vince da ben due mesi (ovvero da quando i suoi ragazzi riuscirono a rimontare l'Udinese al Dall’Ara) ed è ora sempre più a rischio.
La situazione critica ha infatti alimentato di nuovo le voci di un esonero dell'ex allenatore del Milan, al quale il club avrebbe dato una fiducia a tempo: condizionata anche dall'eventuale vittoria contro la Sampdoria nel prossimo turno di Serie A. Una trasferta che però per i felsinei continua ad essere stregata da anni. L'ultimo successo in casa blucerchiata, risale infatti al marzo 1998 quando una tripletta di Kenneth Anderson servì a rimontare le reti iniziali di Montella e Veron.
Il fantasma di Mihajlovic
In quel pomeriggio di Marassi, a sfidare la formazione allora allenata da Ulivieri c'era anche Sinisa Mihajlovic: un nome che è destinato a riecheggiare nelle prossime ore nel centro sportivo di Casteldebole. Il tecnico serbo sarebbe infatti in pole position per sostituire Pippo Inzaghi: proprio come accadde nell'estate 2015, quando fu Adriano Galliani a doversi separarsi dal suo ex attaccante per abbracciare il buon Sinisa.
Oltre al mister serbo, tra gli allenatori liberi sulla piazza e in corsa per la panchina del Bologna ci sarebbero anche Cesare Prandelli e Luigi Delneri: entrambi in attesa soltanto di una chiamata. Per la dirigenza rossoblu è arrivato dunque il momento delle riflessioni, anche perché dopo Sampdoria ed Empoli in casa, il Bologna è atteso da un ciclo di ferro della durata di undici giorni che comprende le sfide contro Milan, Parma, Lazio e Napoli.