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Bologna, traballa la panchina di Inzaghi: Sinisa Mihajlovic in pole position

Proprio come accadde per la panchina del Milan nell’estate del 2015, il tecnico serbo potrebbe prendere il posto di Pippo Inzaghi nei prossimi giorni. All’attuale mister rossoblu sarebbe stata data però una fiducia a tempo, per tentare di risollevare le sorti della squadra e per evitare il clamoroso esonero.
A cura di Alberto Pucci
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"La classifica mi preoccupa". E' stato lo stesso Filippo Inzaghi, a margine del pareggio ottenuto contro la Fiorentina, ad ammettere con sincerità le difficoltà della sua squadra e il momento certamente poco positivo dei rossoblu. Il tecnico del Bologna, terz'ultimo in campionato, non vince da ben due mesi (ovvero da quando i suoi ragazzi riuscirono a rimontare l'Udinese al Dall’Ara) ed è ora sempre più a rischio.

La situazione critica ha infatti alimentato di nuovo le voci di un esonero dell'ex allenatore del Milan, al quale il club avrebbe dato una fiducia a tempo: condizionata anche dall'eventuale vittoria contro la Sampdoria nel prossimo turno di Serie A. Una trasferta che però per i felsinei continua ad essere stregata da anni. L'ultimo successo in casa blucerchiata, risale infatti al marzo 1998 quando una tripletta di Kenneth Anderson servì a rimontare le reti iniziali di Montella e Veron.

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Il fantasma di Mihajlovic

In quel pomeriggio di Marassi, a sfidare la formazione allora allenata da Ulivieri c'era anche Sinisa Mihajlovic: un nome che è destinato a riecheggiare nelle prossime ore nel centro sportivo di Casteldebole. Il tecnico serbo sarebbe infatti in pole position per sostituire Pippo Inzaghi: proprio come accadde nell'estate 2015, quando fu Adriano Galliani a doversi separarsi dal suo ex attaccante per abbracciare il buon Sinisa.

Oltre al mister serbo, tra gli allenatori liberi sulla piazza e in corsa per la panchina del Bologna ci sarebbero anche Cesare Prandelli e Luigi Delneri: entrambi in attesa soltanto di una chiamata. Per la dirigenza rossoblu è arrivato dunque il momento delle riflessioni, anche perché dopo Sampdoria ed Empoli in casa, il Bologna è atteso da un ciclo di ferro della durata di undici giorni che comprende le sfide contro Milan, Parma, Lazio e Napoli.

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