Bilancio di mercato, i top 5 tornei d’Europa hanno investito 4.1 miliardi di euro
Con la chiusura delle contrattazioni estive in Spagna che, com’è noto, hanno fine il primo settembre, i maggiori cinque tornei continentali, ovvero Premier League, Serie A, Bundesliga, Liga e Ligue 1 hanno mandato ufficialmente in letargo, in attesa del vicino gennaio, clausole, obblighi di riscatto, gentlemen agreement, prestiti, in definitiva: il calciomercato.
Un calciomercato che, mai come quest’anno, ha lasciato sul tavolo una quantità enorme di denaro con le big d’Europa intente a rafforzare le rispettive squadre e a farsi la guerra in questa, storica, campagna acquisti che verrà iscritta negli annali, almeno al momento, come quella più ricca degli ultimi anni con un volume di affari, nel computo delle sole spese dei cinque maggiori campionati del “Vecchio Continente”, di ben 4.1 miliardi di euro a cui se ne aggiungono altri 1.8 se si mettono nel conto tutti gli altri campionati minori dei relativi paese. Per cui, in sede di commento, vediamo, nel dettaglio, quanto valore hanno generato e quanti calciatori si sono trasferiti per ciascun torneo e ciascun paese.
Premier e Inghilterra in testa
La Premier League, ancora una volta, grazie ai tanti, tantissimi soldi che riceve dagli accordi televisivi chiude in testa la sessione estiva 2017 con una spesa di ben 1.55 miliardi di euro. Una spesa prodotta per 286 acquisti con una media di 5.4 milioni per calciatore prelevato e la voce grossa delle solite big con Manchester City in testa a quota 244 milioni di euro investiti, il Chelsea secondo con 203 e il Manchester United a chiudere il podio a quota 164. Il tutto, con l’ennesimo primato del torneo e circa 100 milioni in più spesi rispetto alla scorsa annata edizione 2016/17. Infine, prendendo in esame l’intero pacchetto di investimenti approntati dalla Premier alla League Two, l’Inghilterra resta primissima in Europa con un totale 3.111trasferimenti per 1.87 miliardi di euro versati.
Serie A, a rimorchio ma a distanza di sicurezza
In seconda posizione per giro d’affari e soldi impiegati nella costruzione delle nuove squadre, troviamo proprio la nostra Serie A. Il massimo campionato italiano, infatti, per merito anche di capitali stranieri e, dunque, del ritorno a grandi livelli di squadre blasonate come Inter e Milan è riuscito a superare il record della passata estate di 715 milioni di euro spesi con un volume complessivo di fondi investiti pari a 821 milioni di euro.
Una cifra pazzesca che mette in evidenza un certo stato di benessere del nostro calcio ma che, allo stesso tempo, rivela una distanza siderale dalla lega maggiore inglese con un distacco di 700 milioni di euro totali. Distacco che si assottiglia leggermente se si considerano gli altri tornei professionistici del Belpaese con una somma raggiunta, per 7.302 trasferimenti, di 1.26 miliardi di euro.
La Ligue 1 vola grazie all’effetto PSG
Nei panni della sorpresa assoluta, nell’edizione estiva 2017 del calciomercato europeo, troviamo, invece, la Ligue 1. E sì perché il campionato transalpino, solitamente quello meno prodigo degli altri, specie per effetto della rivoluzione milionaria voluta dal Paris Saint Germain (238 i milioni investiti, prendendo in esame solo le formule ufficiali impiegate per acquistare Mbappé e Neymar) è terzo in questa particolare graduatoria che prende in considerazione l’intera mole di soldi messi sul piatto. Una medaglia di bronzo guadagnata con i 673 milioni di euro spesi (oltre il 37% derivante dai fondi parigini) ma che diventa un più che usuale quinto posto se l’analisi diventa più “macroeconomica” con l’aggiunta dei costi degli altri campionati minori francesi. In quel caso, la Francia torna “ultima” con appena 868 milioni di euro per 1.422 trasferimenti.
Bundesliga quarta, i tedeschi spendono “solo” 585 milioni
Appena fuori dal podio, invece, rintracciamo la Bundesliga terreno, solitamente, fertile per la crescita di prodotti locali e non di calciatori presi in giro per il mondo. Una considerazione piuttosto veritiera con il torneo teutonico primo in assoluto, insieme con la Spagna, per giovani fatti esordire negli ultimi anni. Al di là di ciò però, la Bundes, grazie soprattutto al solito apporto dei bavaresi del Bayern mette insieme 585.3 milioni di euro situandosi a meno 118 milioni dalla generosa Ligue 1 con una somma complessiva prodotta per 287 acquisti con una media di 2.1 milioni per calciatore preso. Infine, la Germania calcistica raggiunge, anche in questo caso il quarto posto, con una cifra di 936 milioni di euro aggiungendo i restanti campionati professionistici tedeschi.
Liga “ultima”, Spagna terza
A chiudere il novero dei campionati al top in Europa per capitali investiti nel rafforzamento dei rispettivi club, abbiamo la Liga che, anche a causa del “silenzio” sul mercato del Real Madrid (solo 46 i milioni impiegati in acquisti) e del blocco in entrata dell’Atletico si ferma a quota 554 milioni di euro. Una quota alimentata in maniera massiccia solo dal Barcellona con 192 milioni di euro versati per sopperire all’assenza del gioiello Neymar e che ha generato una media di 0.9 milioni per i 583 calciatori prelevati in estate. Niente paura però, il riscatto iberico, in termini economici, arriva con l’allargamento dell’orizzonte anche a Segunda Division e categorie inferiori con un budget nella casella delle sole “uscite” per 3.257 trasferimenti di 1.11 miliardi di euro.