Berardi castiga Inter, un gol da juventino

Consigli para tutto. Handanovic fa altrettanto. Il Sassuolo resiste a San Siro, soffre e riparte. Lotta e costruisce gioco, come sempre. Non fa barricate e si schiera senza timore. Incassa e riparte, sfiorando anche il gol. L'Inter di ‘Mancio' è convinta che le basta anche il minimo scarto per vincere, un ‘must' per il tecnico nerazzurro che ha fatto dei successi per 1-0 un marchio di fabbrica e un motivo di vanto. Questa volta, però, a fare festa non è la sua squadra ma l'avversario che viola il ‘Meazza' a tempo scaduto. In pieno recupero l'azione che consegna il rigore decisivo a Berardi: Defrel sfugge a Murillo, Miranda lo travolge. Palla sul dischetto che l'attaccante spedisce alle spalle del portiere: 1-0, non c'è più tempo, gli emiliani rifilano un cazzotto nello stomaco all'Inter e ne frenano le velleità di primato nell'ultima partita del girone di andata. Croce e delizia: ammonita, la punta non ci sarà al San Paolo contro il Napoli e come lui anche Paolo Cannavaro.
Un gol da bianconero… la rete segnata da Berardi è un assist per le dirette concorrenti dell'Inter: Napoli, Fiorentina e soprattutto quella Juventus che ha scalato la classifica a suon di vittorie e dalla prossima stagione – salvo cambi di strategia – vedrà il calciatore a Torino. "Questa rete così importante la dedico anzitutto ai tifosi del Sassuolo – ammette a Sky Sport – e alle persone a me più care. Ci tenevamo a far bene in questa gara, sapevamo di giocare contro una grande squadra. Abbiamo messo cattiveria, ottenendo tre punti importanti. Questo, però, per noi cambia poco. Il nostro obiettivo è la salvezza, una volta raggiunta penseremo anche all'Europa. E vediamo fin dove possiamo arrivare".
"Berardi andava espulso", così Mancini ha censurato in conferenza stampa la mancata espulsione di Berardi per un'azione sfuggita all'arbitro. "Non ho dato una gomitata a D'Ambrosio – ha aggiunto l'attaccante -, ero soltanto sbilanciato ma volevo prendere il pallone".