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Bendtner: “Sono stanco di essere ritratto come un idiota”

Il centravanti danese sta intensificando gli allenamenti per conquistare una maglia da titolare con il Wolfsburg. Un modo di far ricredere anche gli addetti ai lavori che non credono in lui.
A cura di Marco Beltrami
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Nicklas Bendtner ha perso la pazienza. Il centravanti danese che spesso si è messo in evidenza, oltre che per le sue doti professionali anche per gli atteggiamenti scanzonati fuori dal campo. Anche questo ha contribuito spesso e volentieri a valutazioni errate, a suo giudizio nei suoi confronti. In particolare l’attaccante protagonista in passato di un clamoroso flop alla Juventus, ha alzato la voce contro chi pensa che lui non si alleni abbastanza: “Sono stanco di essere ritratto come un idiota” ha esordito Bendtner in un’intervista concessa a 11Freunde. Il giocatore nordeuropeo lavora per conquistare soprattutto una maglia da titolare, e dimostra di avere tutte le carte in regola per guidare l’attacco dei “lupi”: “Potete chiedere a tutti al Wolfsburg: ‘Nicklas arriva prima degli allenamenti in palestra?’, oppure ‘Nicklas s’intrattiene sempre negli allenamenti post-palestra?’. Tutti lo confermeranno. Ho comprato una cyclette per il mio appartamento e sto lavorando sodo per dimostrare a tutti chi sono". 

Una stilettata anche alla stampa e ai giornalisti che spesso lo hanno dipinto come una persona che in realtà non è: “Non dico sì a tutte le interviste. Anche a quelli di cui mi fido non sono in grado di descrivere cosa provo quanto gioco”. In conclusione Bendtner si è paragonato ad una tigre, il perché è presto spiegato: “Sono una tigre che non si arrende mai. La tigre si trova alla fine della catena alimentare. Mangia per sopravvivere, senza alcuna compassione. E’ l’ultimo predatore un animale di una bellezza pericolosa”. E la tigre Bendtner in questa stagione è pronto a stupire ancora con la maglia del Wolfsburg, partendo magari da titolare. Per ora il suo gabellino parla di 4 reti in 16 presenze, non male per un centravanti quasi sempre subentrato dalla panchina.

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