Ben Arfa denuncia per mobbing il PSG: “Costretto ad allenarsi con le riserve”
Il rapporto tra Hatem Ben Arfa e il Paris Saint-Germain è ai minimi storici e, con tutta probabilità, finirà in tribunale. Il calciatore, arrivato a parametro zero nell'estate del 2016, non è mai entrato nell'orbita di Unai Emery e la scorsa stagione è sceso in campo per 32 volte in tutte le competizione (23 nella Ligue 1), ma non è mai stato titolare nelle formazioni del tecnico spagnolo.
In questa nuova stagione Unai Emery lo ha lasciato fuori dalla lista per la Champions League ed è stato, ripetutamente, invitato ad allenarsi con la Primavera. La tensione fra il giocatore e il club va avanti da questa estate, quando il franco-tunisino ha rifiutato la cessione scartando tutte le destinazioni proposte per lui dal PSG, e questo comportamento ha portato alla scelta di mettere il 30enne fuori rosa. Questa situazione, secondo L'Equipe, ha portato gli avvocati del giocatore a denunciare il club parigino.
L'avvocato: Inviata una denuncia per discriminazione
Jean-Jacques Bertrand, avvocato di Ben Area, aveva spinto per annullare la sua esclusione ma qualche giorno fa l'attaccante ha ricevuto nuovamente una comunicazione che lo obbligava ad allenarsi con le riserve e questo ha portato la punta francese ad optare per la denuncia:
Abbiamo inviato una denuncia per discriminazione: martedì gli hanno chiesto di allenarsi con le riserve per non disturbare la preparazione della partita col Bayern Monaco e lui l'ha capito. Mercoledì è tornato al campo e gli hanno detto che dovrà ancora allenarsi con le riserve, senza una spiegazione.
L'avvocato: Il provvedimento temporaneo è permanente
Infine l'avvocato ha chiarito come questa situazione vada avanti da luglio e il giocatore, che ha rifiutato la cessione per giocarsi le sue carte con il PSG, aveva minacciato di denunciare il club se l'esclusione immotivata si fosse ripetuta: "Quello che doveva essere un provvedimento temporaneo è diventato permanente. È una mancanza di rispetto, questo metodo serve solo a turbare il ragazzo".