Belotti rinasce, N’Koulou un leone, Ilicic rovina la festa al Toro: è 1-1 con l’Atalanta
N’Koluou la apre, Ilicic la pareggia, primo tempo di marca torinista, secondo di chiara matrice orobica. Questa, in estrema sintesi, la fotografia del match in chiave europea fra Torino e Atalanta terminato per 1-1 nel gelo dell’Olimpico e nell’anticipo della 15esima di Serie A.
Un anticipo interlocutorio con un risultato che accontenta più gli ospiti, che avevano ottenuto solo 2 punti fuori dall’Atleti Azzurri d’Italia, che i padroni di casa ancora a secco di vittorie dal 29 ottobre scorso in poi (4 pari consecutivi in 4 sfide totali) e ancora lontani da una vera offensiva al settimo posto che vorrebbe dire Europa League. Eppure, nonostante il pari, la sfida di Torino lancia messaggi positivi per il nostro calcio con Petagna al top in compagnia del redivivo Belotti, capace, pur senza gol, di giocare una gara da capitano vero.
I Top dell’Olimpico
Ilicic alla Altafini, entra e cambia il match
Da grande escluso della partita a protagonista della stessa, ci vuole poco o, almeno, ci vuole poco per elementi come Ilicic. E sì perché lo sloveno, sostituendo lo spento Kurtic, suona la carica per i suoi che, esaltati dall’ingresso dell’altra punta di diamante del tridentazo orobico, si riaccendono mettendo sotto i propri avversari.
Una supremazia palese, evidente che si concretizza in un lampo e che ha la sua naturale conseguenza nella rete del pari siglata, proprio, dallo stesso numero #72 in tandem con l’ottimo Petagna: uno-due lungo, Barreca non chiude adeguatamente e Ilicic trafigge sul primo palo Sirigu. Una segnatura di straordinaria importanza che rimette in partita l’Atalanta e ha il pregio di rendere entusiasmante una partita che sembrava dover finire fra le braccia dei padroni di casa.
Petagna, un #10 cresciuto troppo
Segna poco, è vero ma la sua imprescindibilità è inversamente proporzionale alla sua storica scarsa vena realizzativa. Fisico, potenza, forza nelle gambe, capacità di trattenere il pallone ma anche di suggerire, con magici arpeggi, per i propri compagni con una tecnica più da #10 che da #9. E pure a Torino, nella sfida a distanza col connazionale Belotti, l’ex Milan vince il duello della qualità e dell’efficacia con poche conclusioni ma anche con un elegantissimo assist per Ilicic che, con l’esterno sinistro di Petagna, non può fare altro che depositare in rete. Un episodio non isolato col nerazzurro bravo, con uno scavetto, a mettere ancora davanti alla porta lo sloveno pochi minuti più tardi con, però, un epilogo diverso. Esce per mancanza di birra a 18’ dal termine ma la sua performance è di quelle da ricordare, specie nella ripresa, con un sinistro non solo educato ma addirittura dolce e preciso: prezioso.
N’Koulou prima gioia in Serie A
Per consacrarsi miglior acquisto di questo Torino edizione 2017/18 all’ex Marsiglia N’Koulou mancava solo il gol che, puntualmente, alla 15esima giornata, è arrivato. Una rete importantissima, siglata allo scadere del primo tempo che non solo ha il merito di indirizzare la contesa ma anche quello di sbloccare un match abbastanza noioso, almeno nella prima frazione di gioco, con pochi spunti e altrettante emozioni. Il suo però, è un gesto atletico importante con uno stacco, su perfetto corner disegnato dal solito Ljajic, di testa maestoso che lo porta più in alto di tutti e in anticipo sull’uscita disperata, in volo, del portiere albanese degli orobici. Al di là della marcatura, della sua prima soddisfazione personale nella nostra Serie A, il camerunense poi si disimpegna bene anche nel suo specifico ruolo, quello del difensore, con chiusure attente ma anche suggerimenti in impostazione di assoluto livello. Insomma, 500mila euro, per il prestito oneroso più diritto di riscatto a 3.5 milioni, come miglior investimento dell’estate di Petrachi e compagni: chapeau.
Belotti ancora a secco, ma che partita per il ‘Gallo’
La marcatura in Coppa Italia contro il Carpi non sembra aver risolto i problemi in zona gol del bomber Belotti. Il ‘Gallo’, infatti, nonostante il solito impegno in fase difensiva, il solito agonismo da primo difensore della squadra, non riesce ad incidere in attacco, complici le poche chance arrivate, con una rete che, dopo il match di questa sera, manca, in campionato, dal 20 settembre scorso contro l’Udinese. Eppure, la sua partita personale non è da bocciare, anzi, il suo movimento continuo e la sua grinta nello svariare su tutto il fronte offensivo sono un chiaro segnale di una perfetta guarigione dal problema al ginocchio. Prezioso, per sponde e intercetti, diventa fondamentale nel gol dell’1-0 dei granata con un pressing alto ed una spallata che costringe Caldara a concedere il corner ai padroni di casa, dal quale, poi, scaturirà la segnatura di N’Koulou.
Nella ripresa, si batte, lotta e si carica, da vero capitano, la squadra sulle spalle con una forza nelle gambe ed una voglia davvero impagabili. Insomma, il ‘Gallo’ avrebbe meritato la rete ma la sua prestazione è una buonissima notizia per tutti, Mihajlovic in primis.
I Flop di Torino-Atalanta
Kurtic, solo 45’ minuti per lui
Inserito dal primo minuto da Gasperini per concedere un po’ di riposo allo sloveno Ilicic, Kurtic, suo connazionale, lo fa rimpiangere, eccome. Da trequartista, in appoggio alla punta Petagna, infatti, l’ex di giornata non fa pentire i granata per il suo addio con una prestazione così così o, quantomeno, non proprio all’altezza delle aspettative del suo tecnico che, per tutta risposta, decide di fare retromarcia e di sostituirlo dopo appena 45’ di gioco. Una scelta dolorosa, per l’ex viola, ma che porta i giusti dividendi con il numero #72 Ilicic a siglare la rete (terza del suo campionato), su bellissimo assist di Petagna, del pareggio dopo appena 10’ dal suo ingresso sul rettangolo verde.
Hateboer messo nel mezzo, ma quanti errori in costruzione
Sulla corsia destra dell’Atalanta la compagine di Gasperini ha giocato quasi in 10. E sì perché da quella parte, stasera, c’era uno dei migliori recenti investimenti del club, Hateboer, incappato però nella classica serata no. Complice l’usura, solo 3 gare saltate sulle 20 totali dell’Atalanta, o anche di una difficoltà oggettiva nel contrare Ljajic e Barreca, l’ex Groningen viene chiuso nel mezzo dalla fascia sinistra granata con diversi problemi in difesa e, per la rabbia del proprio tecnico, una marea di errori, preziosi, in fase di costruzione. Il tutto, per una bocciatura poco usuale ma assolutamente meritata.
Tabellino e voti
Torino (4-3-3) Sirigu 6.5; De Silvestri 5.5, N’Koulou 7-, Burdisso 6, Ansaldi s.v. (Dal 15’ Barreca 5.5); Baselli 6, Rincon 6, Obi 6 (Dal 73’ Boyé 5.5); Ljajic 6, Belotti 7-, Falque 6 (Dal 76’ Edera s.v.). A disposizione: Milinkovic-Savic; Bonifazi, Moretti, Lyanco, Molinaro, Barreca; Valdifiori, Acquah; Berenguer, Edera, Niang, Boyé. Allenatore Sinisa Mihajlovic 6
Atalanta (3-4-1-2) Berisha 6.5; Toloi 6-, Caldara 6-, Masiello 5.5; Hateboer 5, Cristante 6+, Freuler 6, Spinazzola 6; Kurtic 5.5 (Dal 46’ Ilicic 7+); Gomez 6.5, Petagna 7 (Dal 73’ Cornelius 5.5). A disposizione: Gollini; Palomino, Mancini, Castagne, Gosens; Schmidt, Haas, De Roon; Orsolini, Ilicic; Vido, Cornelius. Allenatore Gianpiero Gasperini 5.5
L’arbitro è Paolo Tagliavento
Il direttore di gara della contesa è Paolo Tagliavento espertissimo arbitro di Terni con già 402 partite totali in carriera e 212 apparizioni in Serie A. Nel massimo campionato, 1036 cartellini gialli, 66 rossi e ben 96 penalty. Stasera, sarà coadiuvato dagli assistenti Tonolini e Chiocchi, quarto uomo Marinelli con, al Var Maresca e assistente Var Pinzani. Per la cabala, il Torino con questo fischietto, in casa, non perde dal lontano 2004.