466 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Beckham e il tatuaggio numero 723

Il fisico dell’ex golden boy del Manchester United e dell’Inghilterra è un’opera d’arte: Cristo, gli angeli, i numeri romani, frasi scritte in diverse lingue, Amore e Psiche disegnate sul corpo dello spice boy.
A cura di Maurizio De Santis
466 CONDIVISIONI
Immagine

Cristo, gli angeli (di cui uno sulla schiena), i numeri romani, frasi scritte in diverse lingue, Amore e Psiche e adesso anche il numero 723 sulla mano sinistra. Un'opera d'arte e non solo perché ha il fisico scolpito nonostante abbia appeso le scarpette al chiodo. Il fisico di David Beckham è una tela vergata con simboli religiosi, che mescolano sacro e profano e ripercorrono tappe della sua carriera di ex golden boy del calcio inglese e internazionale. Ma cosa significa quella sequenza di cifre che rappresenta una novità rispetto ai disegni che ne fregiano il corpo? Si tratta dei numeri di maglia che l'ex campione del Manchester United ha calzato sulle spalle durante la sua esperienza a Old Trafford e con la divisa della nazionale di Sua Maestà: 7, un'icona per gli amanti del football come i Beatles sulle strisce pedonali; poi c'è il 23 oppure il 32… questione di riflesso allo specchio perché il primo ha contrassegnato la sua avventura in Spagna (sponda Real Madrid) e in America (Los Angeles Galaxy) mentre il secondo la polvere di stelle lasciata a San Siro (col Milan) e in Francia (col Paris Sain Germain).

Piccola curiosità: se il 7 è stato da sempre il suo numero di casacca coi red devils (come di Best prima e poi di Cantona) a cosa è legata la scelta del 23? Nel corso degli anni l'ex ‘spice boy' ha sempre mostrato una particolare predilezione per quella cifra, una sorta di marchio di fabbrica dei campioni d'un certo rango… 23 era il numero che Micheal Jordan indossato durante gli anni della sua permanenza ai Chicago Bulls; 23 è anche il numero della maglia che il Manchester City ha ritirato in memoria dell'ex calciatore camerunese Marc-Vivien Foé morto il 26 giugno 2003 dopo essere collassato al 72′ della semifinale di Confederations Cup giocata a Lione tra Camerun e Colombia.

466 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views