Beckham, che gaffe: “La Champions? Dico Manchester United, Psg o Milan”
Che lo "Spice Boy" avesse lasciato un pezzo di cuore a Milano (e diversi soldi nelle vie più fashion del capoluogo lombardo), era risaputo. Ma che arrivasse a citare la squadra di Mihajlovic come possibile pretendente alla conquista della Champions League 2015/2016 nessuno poteva immaginarselo. E' successo a Dubai, dove David Beckham è stato il testimonial dell'apertura di un nuovo negozio Adidas. Davanti alla domanda su chi fosse il club favorito per la vittoria nella finale di San Siro, l'inglese ha risposto candidamente: "Chi vincerà non lo so – ha detto Beckham – Però mi piacerebbe che vincesse una tra Manchester United, Paris Saint-Germain e Milan". Una risposta che l'intervistatore ha evitato elegantemente di correggere. Una gaffe che ha fatto sorridere i tifosi italiani…meno quelli del Diavolo che, nel prossimo maggio, potranno vedere la finale del "Meazza" soltanto in televisione.
L'esperienza al Milan – Non è un periodo molto tranquillo per David Beckham. Oltre ai tanti viaggi per gli impegni promozionali, in Inghilterra si continua a parlare della sua crisi con la moglie Victoria: "rumors" che, probabilmente, hanno tolto un po' di serenità all'ex icona del calcio britannico. Dopo l'esperienza al Manchester United e al Real Madrid, lo "Spice Boy" sbarcò a Milano nel gennaio del 2009. Arrivato a Milanello con l'intento di prepararsi al meglio per non perdere i Mondiali 2010, "Becks" ha lasciato più di un dolce ricordo tra i tifosi milanesi. Nel primo periodo rossonero, Beckham giocò una ventina di partite, realizzando due reti: a Bologna, su assist di Clarence Seedorf, e a San Siro contro il Genoa grazie ad una delle sue famose punizioni. Nella seconda parentesi milanese, invece, l'inglese giocò soltanto 13 partite prima del tremendo infortunio nella partita contro il Chievo (marzo 2010) e la relativa rottura del tendine d'Achille della gamba sinistra: guaio che gli fece chiudere anticipatamente la sua storia d'amore con il Milan e che gli tolse ogni possibilità di essere convocato per i mondiali sudafricani.