Barcellona, Suarez accende il Clasico: “Nessun omaggio al Real Campione del Mondo”
Sarà un Clasico davvero ricco quello che ci si appresta a viver in Liga tra il Real Madrid e il Barcellona. Al di là della sfida tra le due super potenze del calcio spagnolo, il derby tra i due club più forti è ulteriormente impreziosito dal titolo di campione del Mondo conquistato dalla Casa Blanca a discapito del Gremio, battuto in finale sotto il segno di Cristiano Ronaldo. Proprio il portoghese sfiderà Messi e compagni per ricucire lo strappo in campionato, dominato questa volta dal club catalano che sembra non conoscere rivali.
Clasico e Mondiale per Club
Real in campo d campione
E' scampato anche il pericolo di vedere qualche protagonista in tribuna: al Clasico non mancherà nessuno tra le fila della squadra di Zidane che ha sfidato il Gremio per il mondiale per club vincendolo ma senza incorrere in sanzioni e squalifiche. Era una spada di Damocle cui porre attenzione e la Casa Blanca lo ha fatto: massima correttezza in campo anche per non saltare la sfida col Barça.
Il ‘pasillo' da parte del Barça
Al Bernabeu, prima dalla partita ci potrebbe essere dunque anche il doveroso omaggio al Real che scenderà per la prima volta in campo con il nuovo titolo conquistato nel weekend. Il cosidetto ‘pasillo', un tributo che la squadra avversaria fa nei confronti di chi si è distinto per un successo importante, creando un corridoio di giocatori attraverso il quale entrano in campo gli avversari, tra applausi e rispetto.
Il rifiuto di Suarez
Nessun motivo per omaggiare il Real
Un modo come un altro per ricordare che al di là della rivalità e l'antagonismo, la sportività possa sempre prevalere. Nel 2007, quando accadde tra Inter e Milan, i nerazzurri tributarono il loro ‘pasillo' ai rossoneri, a San Siro. Ma il prossimo Clasico, in programma domenica alle 13 potrebbe costituire una eccezione, visto che Luis Suarez, ad esempio, non ne capisce la logica: "Rendere omaggio ad un avversario ci sta ma se vieni sconfitto nella stessa competizione. Noi con il Mondiale per Club non abbiamo nulla a che vedere".
Una pratica diffusa in Spagna
Un pensiero onesto da parte del ‘Pistolero' che ammette di aver conosciuto questa pratica in Liga, visto che in Spagna è molto diffusa: "Ho capito cosa fosse solamente dopo essere arrivato qui, prima non lo sapevo. Per me è qualcosa di nuovo ma penso di aver capito che si faccia per la stessa competizione. In questo caso non si dovrebbe fare"
