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Bacca in panchina, perché Montella sbaglia a lasciarlo fuori

Montella ha escluso l’esistenza di un caso-Bacca dopo la gara con la Sampdoria, ma ha confermato di volerlo tenere sulla corda. Il colombiano è l’unico vero bomber, ma quante pause…
A cura di Mirko Cafaro
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Bacca match winner. Bacca capocannoniere del campionato. Bacca escluso eccellente contro la Sampdoria. Una sequenza di valutazioni sull'attaccante colombiano del Milan che può sembra all'apparenza poco coerente ma, tant'è, si tratta della sintesi estrema di quanto andato in scena negli ultimi giorni tra Milanello e lo stadio Marassi di Genova, dove ieri i rossoneri sono tornati alla vittoria, contro la Sampdoria (qui le pagelle di Samp-Milan), grazie alla rete all'85' del numero 70, capace – nel giro di mezz'ora scarsa d'impiego – di rivoluzionare il volto offensivo della squadra collezionando tre nitide palle gol. Molto più di quanto aveva fatto la squadra nella precedente ora di gioco.

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Nel post-partita, il tecnico Montella ha subito smentito l'esistenza di un caso-Bacca, ribadendo però di essere l'unico depositario delle scelte tecniche; un'affermazione all'apparenza scontata, ma che in realtà lascia presagire la possibilità di nuove esclusioni se il colombiano non dovesse adeguarsi ai rigidi dettami tattici del tecnico ex Fiorentina e Sampdoria. Ma farà bene l'ex aeroplanino a mettere in discussione il giocatore che ha sinora prodotto quattro gol e sei punti per la causa rossonera? Proviamo ad analizzare la situazione mettendo insieme 3 ragioni pro e 3 contro.

Tre motivi per farlo giocare

1. Ha il gol nel sangue. Una tripletta contro il Torino, tre nitide occasioni e un gol ieri, contro la Sampdoria, nel giro di mezz'ora. Quattro gol in altrettante gare che lo conducono in testa alla classifica dei capocannonieri del campionato. Il colombiano fa parlare i numeri e dopo i 20 centri in 43 presenze dello scorso anno (18 in campionato), anche quest'anno sembra sulla buona strada verso il "ventello".

2. È l'unica prima punta vera in rosa. Niang sta crescendo, Lapadula ha dimostrato di possedere grandi potenzialità, ma poche chiacchiere: l'unico ad avere i movimenti del bomber d'area e ad essere in grado di capitalizzare al massimo le poche opportunità che gli capitano sui piedi è il colombiano. Andate a guardare le percentuali tra occasioni avute e gol fatti, scoprirete percentuali da cecchino.

3. Ottimo feeling con Suso (e Niang). Il ritorno di Suso a Milano ha regalato a Bacca una nuova fonte di palloni giocabili. L'assist dell'1-0 è un esempio di quello che i due potrebbero fare insieme affinando ulteriormente l'intesa; anche con Niang le cose procedono bene, ma il francese deve imparare ad essere più continuo e meno egoista.

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Tre motivi per non farlo giocare

1. Tatticamente poco disciplinato. Il principale motivo del dissidio con Montella è tutto in questo "contro". Il giocatore non fa i movimenti che alla Fiorentina faceva Kalinic, né partecipa alla manovra e qualche volta si dimentica di andare in pressing sui portatori di palla, consentendo un riavvio troppo rapido della manovra avversaria.

2. Se non fa gol, è poco utile. Collegato al primo punto, un'ulteriore sfaccettatura del feeling tutto da instaurare con Montella. Un bomber del suo calibro, che vive per il gol, il più delle volte non trova il modo di rendersi utile in altra maniera. I fantallenatori conosceranno bene questa sua pecca: se non segna, i 5 sono quasi assicurati in pagella.

3. Discontinuo nel rendimento. Troppe pause che non offrono garanzie. Forse è anche per questo che Montella ha scelto di tenerlo sulla corda.

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