Auguri ‘Zio’ Bergomi e altri 50 anni di questi derby

I suoi primi 50 anni, quelli dello ‘Zio' nerazzurro che per un momento, nell'estate del 1982 divenne lo ‘Zio' d'Italia alzando la più bella Coppa nel cielo di Spagna. Li festeggerà questa sera nella sua ‘casa' di sempre, lo stadio di San Siro che si appresta a vivere l'ultimo atto del 2013 con la partita che fermerà Milano per una sera, il derby. Lo stesso derby che Beppe Bergomi ha sempre vissuto da protagonista nei suoi 18 anni in nerazzurro che lo hanno inserito con le sue 758 presenze complessive nel Gotha dei giocatori con più presenze in assoluto, superato solo da Javier Zanetti. Che contro il Milan ritornerà titolare dal primo minuto e che indosserà la fascia da capitano peer trascinare l'Inter all'ultima impresa dell'anno.
La nascita del ‘mito' coi baffi – Era il 22 febbraio 1981. Al 18′ minuto del secondo tempo si infortuna il mediano Gabriele Oriali e al suo posto entra un ragazzino smilzo con dei baffoni troppo grandi per essere veri. All'anagrafe fa Giuseppe Bergomi, terzino destro diciottenne, che scende in campo per la prima volta esordendo in serie A contro il Como a San Siro, gara che i nerazzurri vinceranno 2-1.
Un battesimo del fuoco che lo ‘Zio' ricorda così: "Ricordo che la notte precedente, a Canuti venne un attacco di appendicite e quindi Bersellini mi portò in panchina. Poi nel corso del secondo tempo della partita Pietro Vierchowod fece un’entrataccia su Oriali che dovette essere sostituito. Entrai in campo. Fortunatamente vincemmo 2-1. Negli spogliatoi vidi Gian Piero Marini che continuava a fissarmi e gliene chiesi il motivo. Lui mi rispose che gli sembravo suo zio e da quel momentodivenne il mio soprannome"
Una vita per il calcio – Debuttò in Coppa dei Campioni dopo una decina di giorni del suo esordio in A con la Stella Rossa trascinando l'Inter ad un passo dalla finale, sfiorando il gol della storia contro il Real Madrid. Fece ammattire Rummenigge a Madrid l'11 luglio dell'82, nel 1989 vinse li scudetto dei reocrd con il Trap; nel 1993 toccò il traguardo delle 500 partite ufficiali con la maglia nerazzurra, nel '96 supera Boniperti nella classifica delle presenze in campionato con la stessa maglia, nel '97 mette dietro anche Fachetti e diventa primatista di Coppa con l'Inter con cui alza al cielo la Coppa Uefa per ben tre volte prima di ritornare in Nazionale e sfiorare una nuova coppa del Mondo nel 1998 negatagli solamente dall'errore dal dischetto di Gigi di Biagio. Fino a Inter-Bologna 3-1, del 23 maggio 1999, ultima gara di campionato e ultima partita dello Zio che non rientrerà più nei piani del neo tecnico Marcello Lippi.
Un derby per festeggiare – Per i 50 anni gli auguri sono arrivati anche da parte della sua società di sempre, l'Inter dove però non tornò mai da dirigente. Anche se qualcuno ci provò: si chiamava Giacinto Facchetti e aveva individuato nello ‘Zio' la figura giusta. Eppure non se ne fece nulla. Una passione post-campo mai sbocciata che Bergomi ricorda in prima persona: "L’unico ad avermelo chiesto fu Giacinto Facchetti, ma per me era previsto un ruolo marginale, allora decisi di rimanere a Sky" dove continua la sua carriera di commentatore come questa sera, quando il Dio del Pallone gli ha riservato di raccontare proprio il derby, quale regale più bello. E davanti al 50° anche gli auguri dell'Inter non potevano mancare con una nota sul sito ufficiale
Lo Zio, come viene affettuosamente chiamato da sempre, è nato a Settala (Milano) il 22 dicembre 1963. Terzino, stopper, libero, capitano nerazzurro. Ha esordito nell’Inter, alla quale è rimasto fedele per tutta la carriera, il 30 gennaio 1980 a 16 anni e un mese nella partita di Torino con la Juve in Coppa Italia (0-0). Prima partita in campionato: Inter-Como 2-1 (22 febbraio 1981); ultima Inter-Bologna 3-1 (23 maggio 1999). In totale: 758 partite ufficiali (28 gol); in campionato 519 gare (23 reti); nelle coppe europee: 117 presenze; in Coppa Italia 122 presenze e 5 gol. Ha vinto: uno scudetto (1989), una Coppa Italia (1982), una Supercoppa Italiana (1989), tre Coppe Uefa (1991, 1994, 1998). In nazionale: 81 presenze e 6 gol. Ha partecipato a quattro edizioni della Coppa del mondo: titolo mondiale nel 1982, terzo posto nel 1990.