Atletico Madrid, vietato l’ingresso allo stadio al Frente Atletico
La Spagna del calcio e non solo è ancora sotto shock per la morte del tifoso 43enne rimasto vittima degli incidenti e scontri scoppiati domenica a poche ore dalla gara tra l'Atletico Madrid e il Deportivo La Coruna. Una vera e propria guerriglia tra le due tifoserie che dopo essersi date appuntamento sono venute a contatto nelle strade limitrofe all'impianto dei ‘colchoneros', le vie di San Rufo, Virgen del Puerto e del Paseo de la Ermita del Santo. Adesso è il momento di prendere provvedimenti, per punire i colpevoli e impedire nuovi atti di violenza. A tal proposito anche la società dei colchoneros ha deciso di scendere in campo, sospendendo e vietando l'ingresso allo stadio del gruppo ultras dell'Atletico Madrid del Frente Atletico. Questa frangia del tifo madrileno è infatti stata protagonista degli scontri contro i Riazor Blues che hanno portato al decesso di
Francisco Javier Romero Taboada.
Il pugno forte dell'Atletico Madrid
Questo il comunicato dell'Atletico Madrid a proposito del verdetto di chiusura dello stafio al Frente: "Abbiamo collaborato intensamente con le forze di sicurezza dello stato nelle ultime 48 ore, in modo da ricevere tutte le informazioni necessarie a prendere provvedimenti coerenti alla realtà dei fatti. Dei 15 tifosi del Frente Atlético identificati dalla Polizia, gli 8 soci sono stati sospesi immediatamente senza possibilità di ritornare ad esserlo, mentre i restanti fermati, non soci, non potranno mai diventarlo. In base alle indagini effettuate dalla Polizia ed alla appartenenza degli scontri premeditati ai gruppo del Frente Atlético, il club ha deciso di impedire ad esso l’ingresso allo stadio, cessando qualsiasi tipo di relazione con tale gruppo”.
