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Atletico Madrid-Chelsea: Hazard la domina, Batshuayi la decide. Champions in Blues

Il Chelsea di Conte rovina la festa dell Atletico Madrid al suo esordio internazionale nel nuovo stadio Wanda Metropolitano. Morata risponde al gol su rigore di Griezmann e Batsuhayi, inserito all’82 dal tecnico italiano, fa esplodere di gioia i Blues con un gol allo scadere.
A cura di Salvatore Parente
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L’esordio assoluto in Europa del nuovo stadio dell’Atletico Madrid, il Wanda Metropolitano, inaugurato nella Liga il 16 settembre scorso col Malaga, viene bagnato da una incredibile sconfitta col Chelsea. Un match che, ai punti, sarebbe dovuto andare ai Blues e che alla fine ha visto i Colchoneros uscire sconfitti al 93’ con un rocambolesco gol di BatshuayiUna rete che non consente ai padroni di casa di conservare la loro striscia di imbattibilità interna internazionale con il numero di gare senza sconfitte che ora si ferma a 11.

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Dall’altra parte, invece, gli inglesi mettono in mostra la solita solidità offensiva, la consueta grinta ed una qualità, specie negli interpreti d’attacco, di assoluto valore con un cambio all’82’, quello dell’attaccante belga per Morata, che decide la sfida di Madrid ed esalta, malgrado i mal di pancia di Conte, la rosa a disposizione del tecnico italiano. Dalla diga composta da Kanté e Bakayoko alla prestazione di Hazard ecco la gara di Madrid in cinque punti.

Conte vs Simeone, la gara nella gara

Cresciuti calcisticamente, e non solo, in Italia e con la reputazione, almeno secondo le etichette che comunque si imprimono quasi immutabili sulle rispettive carriere, di catenacciari incalliti o, almeno, di allenatori attentissimi alla fase difensiva, Simeone e Conte (828 panchine in due) mettono in scena una sfida davvero molto gradevole, sul rettangolo verde così come sulle rispettive aree tecniche. E anche se il punteggio non è stato di certo tennistico, le tante occasioni, specie a favore dei Blues, sono la testimonianza più eloquente ed efficace di un match di Champions da Champions. Un match con gol, giocate spettacolari ed un risultato arrivato in extremis che risalta tutta la bellezza ma anche il pragmatismo del calcio: alla prima nel nuovo stadio l’Atletico perde dopo 31 anni di risultati positivi con una squadra inglese.

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Con la diga francese alle spalle Hazard è libero di inventare

Quando ti giri in mezzo al campo e ti accorgi di avere una muraglia francese, una linea Maginot, stavolta impenetrabile, 2.0 alle tue spalle non puoi fare a meno di essere tranquillo, di sentirti al sicuro e consapevole di dover quasi esclusivamente approntare una partita offensiva.

Le chance create da Hazard (Squawka.com)
Le chance create da Hazard (Squawka.com)

Pensieri e parole di Eden Hazard che, almeno nella prima parte della gara e poi a metà ripresa, fa il bello ed il cattivo tempo contro la difesa rojiblanco colpendo un palo, creando interessanti trame d’attacco e riuscendo, spesso e volentieri, a saltare il diretto avversario in dribbling.

Un dominio tecnico che ottiene la sua esaltazione con l’assist del momentaneo pareggio di Morata che arriva proprio grazie ad un cross preciso dalla sinistra col belga spostato sulla corsia mancina nell’occasione per trovare maggiore spazio fra le strette maglie avversarie che, proprio per controllare il numero #10, si erano schierate, nei secondi 45’ di gioco, a tre sulla mediana.

Palle inattive decisive, che errore di David Luiz

Nelle sfide più equilibrate, chiuse e complicate, specie ai livelli siderali della Champions League, la cura maniacale delle palle inattive diventa un espediente, un fondamentale di straordinaria importanza. E così, malgrado i Colchoneros, numeri alla mano, paghino 2.2 cm di altezza media ai Blues (181.4 cm del Chelsea contro i 183.6 dell’atletico Madrid) riescono a passare in vantaggio al 40’ sugli sviluppi di un corner.

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Eppure, la rete non arriva per il solito stacco, il consueto terzo tempo di uno specialista della materia come Godin ma a causa di un fallo da rigore di David Luiz che, con la sua indecisione e la trattenuta ai danni del diretto avversario, genera il penalty del momentaneo 1-0 di Griezmann il quale, dopo aver messo a referto l’ultimo gol europeo al Vicente Calderon, realizza il primo assoluto nel nuovo impianto del Wanda Metropolitano. Un dettaglio, l’errore del centrale brasiliano, comunque pesante, che ha indirizzato il match divenuto, sponda Chelsea, decisamente in salita fino al pari del bomber Morata e al gol, allo scadere, di Batshuayi.

Le statistiche complete di Atletico Madrid-Chelsea (Sofascore.com)
Le statistiche complete di Atletico Madrid-Chelsea (Sofascore.com)

Scalate difensive e coperture preventive

Partite del genere appassionano non tanto e non solo per le esaltanti giocate dei tanti singoli, dei diversi top player che affollano i campi della Champions ma anche per particolari tattici di assoluta importanza. Uno di questi, in termini di coperture preventive e scivolamenti difensivi, ha coinvolto entrambe le squadre con, nello specifico, Moses e Marcos Alonso da una parte e Saul Niguez dall’altra.

A sinistra la Heatmap di Saul Niguez, a destra le zone occupate da Moses e Marcos Alonso (Squawka.com)
A sinistra la Heatmap di Saul Niguez, a destra le zone occupate da Moses e Marcos Alonso (Squawka.com)

Proprio così perché in fase di non possesso sia gli interpreti esterni del Chelsea che il giovane numero #8 dell’Atletico, nel 3-4-2-1 Blues e nel 4-4-2 Colchoneros, hanno aiutato le rispettive retroguardie con scalate verso il pacchetto arretrato che hanno aumentato il numero dei difendenti, a 4 e a 5 elementi, in diverse occasioni. Il tutto, creando coppie asimmetriche ma equilibratissime con una volta Moses ed una volta Marcos Alonso più basso del collega della fascia opposta e, invece, Saul Niguez, sulla destra, spesso e volentieri 10/15 ma anche 20 metri più arretrato rispetto all’offensivo Carrasco.

Le zone della porta dei Colchoneros colpite dai gol Blues (Squawka.com)
Le zone della porta dei Colchoneros colpite dai gol Blues (Squawka.com)

Il muro ed il 4-3-3 dell’Atletico non bastano

La ripresa comincia subito con un episodio che lascia intuire l’andamento dei secondi 45’ minuti di gioco: i Blues di Conte, con largo anticipo rispetto agli avversari, sono già in campo in attesa di riprendere la contesa. Un gesto rivelatore che ha smosso, dopo la lavata di capo del tecnico italiano, l’ardore e la vigoria dei londinesi che si fiondano all’attacco per cercare fin da subito la rete del pareggio. Eppure, Simeone, da esperto lupo di mare, da capitano di mille avventure, sistema i suoi con un modulo apparentemente offensivo ma con ampie connotazioni conservative. Saul Niguez, a destra nel primo tempo, infatti, viene messo in mezzo al campo con Koke e Thomas (e poi Gimenez) per arginare le folate d’attacco del rabbioso Chelsea e del genietto belga Hazard.

Eppure, la mossa scacchistica non ottiene grandi dividendi con gli inglesi a trovare la rete con Morata al 60’ e poi a sciupare, con Fabregas, l’1-2 dell’incredibile remuntada pochi istanti dopo. Girandola di cambi con Conte che si decide a reagire al proprio omologo solo a partire dall’80’ con Willian, Batshuayi e Christensen in grado però, grazie al belga, specialista nel campo dei matchwinner dalla panchina, di assestare il colpo del Ko per un Simeone che non salva la sua verginità con club albionici dopo 3 successi e 2 pareggi di fila.

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Tabellino e voti: Griezmann ci prova, Batshuayi strega tutti

Atletico Madrid (4-4-2) Oblak 6.5; Juanfran 6, Godin 6, L. Hernandez 6, Filipe Luis 6; Koke 6, Thomas Partey 5-5 (Dal 77’ Gimenez), Saul 5.5, Carrasco 5.5 (Dal 69’ Torres); Griezmann 6.5, Correa 6 (Dal 71’ Gaitan). A disposizione: Moyà; Gimenez, Savic; Gabi, Gaitan; Vietto, Torres. Allenatore Diego Pablo Simeone 6

Chelsea (3-4-2-1) Courtois 6; Azpilicueta 6, David Luiz 5.5, Cahill 6; Moses 6, Kantè 7, Bakayoko 6.5, Marcos Alonso 6.5; Hazard 7 (Dal 82’ Willian s.v.), Fabregas 5.5 (Dal 85’ Christensen s.v.); Morata 7 (Dal 82’ Batshuayi 7). A disposizione: Caballero; Rudiger, Christensen, Zappacosta; Batshuayi, Willian, Pedro. Allenatore Antonio Conte 7

Arbitro: Cuneyt Cakir (Turco) 0.15 rossi a partita, 4.32 gialli per match. 62esima gara internazionale. Voto: 6

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