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Atalanta, Massimo Carrera: “Io al posto di Gasperini? Ci andrei di corsa”

L’ex allenatore dello Spartak Mosca, già vice di Antonio Conte alla Juventus e in Nazionale, ha commentato lo straordinario campionato dei bergamaschi e smentito un contatto con la Juventus: “Mi fa piacere che qualcuno abbia pensato a me ma non ho avuto nessun contatto con il club. In questo momento cerco una carriera da primo allenatore, ma se dovesse richiamarmi Conte sarei in difficoltà”.
A cura di Alberto Pucci
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Archiviata la parentesi con lo Spartak Mosca, grazie alla quale ha vinto un titolo e una Supercoppa di Russia nel 2017, Massimo Carrera aspetta ora la proposta giusta per tornare ad allenare dopo l'esonero dello scorso ottobre. In attesa di una chiamata, l'ex vice allenatore della Juventus si è divertito a giocare in un torneo di tennis organizzato nel bergamasco: un appuntamento che gli ha permesso di parlare con la stampa e commentare non solo il ritorno in Italia dell'amico Antonio Conte, ma anche e soprattutto il campionato dell'Atalanta di Gasperini.

"Ho seguito spesso l'Atalanta, gioca un calcio fatto di pressing con aggressività e qualità – ha spiegato Carrera – Davvero un peccato la finale di Coppa Italia, ma ora ha la grandissima possibilità di centrare un traguardo storico con l’ingresso in Champions League. Dipende solo da lei e se lo merita per la qualità del calcio che ha mostrato. Mi piace Zapata, attaccante completo, veloce e rapido. Castagne? E' un buon difensore, ovviamente nel calcio di Gasperini si esprime bene, ma bisogna vederlo a 4. Allenare l'Atalanta? Ci andrei di corsa, ma ora hanno un allenatore che sta facendo la storia".

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La possibile chiamata di Conte

"Non si sa ancora dove andrà Antonio, io mi fiderò solo quando vedrò l'annuncio ufficiale – ha concluso l'ex tecnico dello Spartak Mosca – In questo momento cerco una carriera da primo allenatore come ho fatto in Russia, mi sono divertito. Ma se dovesse richiamarmi Conte sarei in difficoltà. Panchina Juventus? Mi fa piacere che qualcuno abbia pensato a me ma non ho avuto nessun contatto con il club. Non avrei difficoltà a parlare con Agnelli, Nedved e Paratici ma io non ho mai allenato in Italia, anche se sono stato al fianco di un grande allenatore come Conte. Magari potrei avere un vantaggio in più ma mi risulta, ad esempio, che anche Simone Inzaghi sia amico di Paratici".

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