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Atalanta, Colantuono: “Il calcioscommesse? Massacrante”

Il tecnico alla vigilia della difficile sfida contro l’Inter ha fatto il punto sulla difficile settimana vissuta per il coinvolgimento nell’inchiesta sul calcioscommesse.
A cura di Marco Beltrami
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E’ stata una settimana molto calda e difficile per Stefano Colantuono. Il lavoro di preparazione per la sfida tra l’Atalanta e l’Inter è stato rovinato dalle notizie relative al coinvolgimento del mister capitolino nell’inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse.  Il tecnico è indagato con il suo ex capitano Cristiano Doni per la presunta manipolazione di Crotone-Atalanta del 22 aprile 2011. Nella classica conferenza stampa della vigilia del match contro la squadra di Mancini, Colantuono non ha usato mezzi termini per definire il suo stato d’animo: “Non sto bene, non sono sereno chi dice di esser tranquillo dopo una cosa del genere bluffa, e io non bluffo. È una vicenda che mi ha molto infastidito, molto turbato. Andrò da Di Martino al più presto per capire cosa è accaduto. Anche se qualcosa dall’ordinanza di chiusura indagini si può evincere, il riferimento è a quella partita lì. È massacrante per me, i familiari, per tutti. Ma non posso permettermi il lusso di abbassare la guardia. Ho un gran peso sulla testa ma devo scindere le cose. Lo devo alla proprietà e a tutto l’ambiente: l’Atalanta è la mia vita, il mio lavoro. Poi dimostrerò che sono totalmente estraneo, su questo non ci sono dubbi. Sarò in grado di gestire la situazione serenamente con i miei avvocati”.

Colantuono confida in una grande Atalanta contro l'Inter

Colantuono non ha nascosto le difficoltà legate alla preparazione della sfida contro l’Inter in questa atmosfera per lui. La speranza è che come in passato l’Atalanta si dimostri un gruppo forte, stimolato anche dal difficile match contro Icardi e company: “Potrebbe risolversi tutto a breve, però la notizia è uscita e veder messa in discussione la mia immagine mi ha turbato. Ho saputo dai media di essere indagato. Ho ricevuto l’avviso l’altro giorno, devo andarlo a ritirare in questura.  squadra ha lavorato come sempre, anche se i primi due giorni non sono stati semplici. È vero che in queste situazioni di solito l’Atalanta si compatta, ma è uno stimolo di cui avrei fatto volentieri a meno”.

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