Astori, parla la Procura di Udine: “Nel 2015 indagammo su un caso analogo”
L'eco della scomparsa di Davide Astori non si è ancora spento. Dopo la tragedia del difensore della Fiorentina e in attesa dell'autopsia, la Procura di Udine si è già messa in moto con quello che è già stato definito "un atto dovuto". "Abbiamo aperto un procedimento penale con ipotesi di omicidio colposo, allo stato attuale a carico di ignoti", ha dichiarato il procuratore capo di Udine, Antonio de Nìcolo, ai microfoni del Giornale Radio Rai: Procura che tra l'altro si era già occupata in passato, di un caso analogo a quello del povero Davide Astori.
Nel 2015, dopo la morte di un giovane calciatore friulano di 20 anni (arrivata improvvisamente mentre il ragazzo era in campo e nonostante gli aiuti immediati), scattò infatti la stessa procedura e vennero indagate tre persone: due medici liguri e un dirigente sportivo. In seguito all'autopsia di Fabio Zuccheri, giovane promessa e portiere di una squadra di Promozione regionale, le posizioni degli indagati vennero però archiviate.
La decisione dell'Uefa
Il giorno dopo la morte del capitano della Fiorentina, i messaggi di cordoglio di amici e colleghi sono continuati ad arrivare ininterrottamente. Dopo aver inviato anche lei un messaggio sui social, l'Uefa ha deciso di ricordare la figura di Astori con un minuto di silenzio su tutti i campi di Champions ed Europa League.
"Il quesito che ci sta a cuore – ha concluso il procuratore capo di Udine – è evidentemente capire la causa della morte, verificare se fossero presenti nel determinismo causale che l’ha provocata incidenze di qualche tipo, come l’assunzione di qualche sostanza, e verificare anche se dal punto di vista della documentazione clinica che acquisiremo ci sono elementi per supporre che ci potesse essere questo esito così imprevisto in un ragazzo cosi giovane".